Presentazione del busto di Gianlorenzo Bernini

Dagli Stati Uniti all’Italia La donazione del busto di Prospero Farinacci attribuito a Gianlorenzo Bernini

Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo 20 marzo 2023 ore 15.00 Cappella dei Condannati

Dagli Stati Uniti all’Italia: questo il viaggio recentemente compiuto dal busto-ritratto di Prospero Farinacci, in via di donazione al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo da parte dell’organizzazione non-profit American Friends of LoveItaly. La scultura è stata prima donata all’AFLI da Marilyn Aronberg Lavin in onore del marito Irving Lavin, professore emerito dell’Institute for Advanced Study e Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2019). Attribuito al Bernini dallo stesso professor Lavin, il busto commemorativo raffigura il giurista e intellettuale romano Prospero Farinacci (1544-1618), Datario Pontificio, Uditore Generale della Camera Apostolica e Consigliere della Sacra Consulta sotto i papi Clemente VIII e Paolo V. Attivo giurista, le sue vaste testimonianze letterarie sono state indicate come un importante contributo al progresso della pratica legale.

Farinacci è forse più noto come difensore della giovane aristocratica romana Beatrice Cenci, le cui sfortunate vicende si intrecciano con la storia di Castel Sant’Angelo. Accusata di parricidio, fu qui imprigionata e interrogata, per essere infine giustiziata l’11 settembre 1599 insieme ai suoi familiari a piazza di Ponte, di fronte al monumento. In virtù di tale vicenda storica, il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo è apparso la sede naturale più appropriata come destinazione della scultura. Il Museo conserva già un ritratto di Prospero Farinacci: si tratta di un dipinto di Giuseppe Cesari detto Cavalier D’Arpino, datato 1607 e attualmente esposto nel Gabinetto del Delfino e della Salamandra nella cosiddetta Cagliostra. Il busto in marmo in donazione è una rappresentazione più tarda del giurista, forse commissionata come ricordo da collocare nella Biblioteca di San Silvestro al Quirinale, di cui Farinacci era mecenate. Stando all’attribuzione, esso fu realizzato da Gianlorenzo Bernini nel 1619 ed è composto di vari materiali: la testa in marmo di Carrara, il torso in marmo belga e la base in marmo grigio. L’acquisizione della scultura da parte del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo rappresenta un ulteriore tassello per raccontare al pubblico la figura di uno dei protagonisti della sua storia cinquecentesca.

Il busto-ritratto è stato collocato nella Sala della Biblioteca del Museo, dove resterà fino alla fine dell’iter di donazione, che sarà perfezionata al termine di tre anni, secondo la legislazione americana. La presentazione avverrà, in forma di conferenza stampa, lunedì 20 marzo alle ore 15.00 presso la Cappella dei Condannati, recentemente restaurata ed arredata come spazio polifunzionale per , conferenze, video-proiezioni e didattica.

“Sono felice che il busto di Farinacci venga esposto nel luogo dove ha praticato la sua professione. È da sempre stato il mio desiderio restituire una grande opera d’arte all’Italia in onore di mio marito Irving Lavin e della storia dell’arte, alla quale si è dedicato tutta la vita. Spero che questa donazione possa incoraggiare altri collezionisti, che hanno come noi avuto a cuore la produzione artistica italiana, a imitarci”, afferma la donatrice del busto Marilyn Aronberg Lavin. Secondo Richard Hodges, Presidente di American Friends of LoveItaly e LoveItaly, “Questa donazione è l’esempio perfetto della missione di American Friends of LoveItaly e in particolare dell’attività di LoveItaly in Italia: incoraggiare le persone di tutto il mondo ad esprimere il loro amore e apprezzamento per i tesori italiani attraverso il mecenatismo. La grande generosità dei Professori Lavin è testimonianza del fascino del patrimonio artistico e culturale italiano al quale loro hanno dedicato la vita, con la loro vasta conoscenza delle opere. Siamo onorati di essere coinvolti nel progetto, certi che quest’opera verrà apprezzata dai visitatori di Castel Sant’Angelo per molti decenni a venire. Per concludere, siamo profondamente grati al Dott. Charles Scribner III per aver reso possibile, come segno di profonda amicizia e stima professionale nei confronti dei coniugi Lavin, il lungo viaggio dell’opera da Princeton, USA, a Roma”.

Conclude Mariastella Margozzi, Direttore dei Musei Statali della città di Roma: “Il busto di Prospero Farinacci che la American Friends of LoveItaly intende donare al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo per rispettare la volontà della precedente proprietaria, la prof.ssa Marilyn Lavin, è un evento di grande caratura culturale per una serie di motivi: in primis esso è stato attribuito al grande Gianlorenzo Bernini dal prof. Irving Lavin e rappresenta quindi l’acquisizione di un’importante opera scultorea del barocco romano. In secondo luogo la pregevole opera d’arte rientra in Italia dopo oltre un secolo e mezzo da quando è stata legalmente venduta sul mercato antiquariale a collezionisti americani alla fine dell’800. In ultimo, il ritratto di Prospero Farinacci ci restituisce un pezzo importante della storia, lunga e complessa, vissuta da Castel Sant’Angelo alla fine del ‘500 e che ebbe come protagonista una giovane donna, Beatrice Cenci, qui giudicata e imprigionata, che Prospero Farinacci difese d’ufficio senza tuttavia riuscire a salvarla dalla condanna a morte per parricidio. Storie che si intrecciano, quindi, quelle di Bernini, Farinacci, Beatrice Cenci e che, infine, si dipanano tutte alla luce di una passione, come quella dei coniugi Lavin, e di un viaggio di ritorno “alle origini” che ci inorgoglisce e ci rende debitori allo spirito del mecenatismo statunitense. La Direzione del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo è profondamente grata alla Direttrice della Galleria Borghese, prof.ssa Francesca Cappelletti, per il prezioso contributo personale profuso perché si avviasse il processo di donazione della scultura”.

 

Direzione Musei Statali della città di Roma – Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
Ufficio Promozione e Comunicazione

 

Fonte: Promozione e Comunicazione
Direzione Musei Statali della città di Roma

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