La mostra intitolata “L’arte ferita delle chiese del centro storico”, dedicata a L’Aquila, è stata inaugurata il 25 gennaio nella sala della Lupa a Palazzo Montecitorio. Resterà aperta fino al 26 febbraio, poi verrà riproposta nelle maggiori città d’Italia per portare lo stesso messaggio, certo doloroso, ma anche suggestivo, delle conseguenze del catastrofico terremoto del 6 aprile 2009 che ha colpito l’Abruzzo.
Sono esposte 21 opere tra pitture e sculture di inestimabile valore, ovviamente danneggiate dalla calamità, ma recuperate dai Vigili del fuoco e dai tecnici dei Beni Culturali, nelle chiese del centro storico de L’Aquila. Nella Sala della Regina a Montecitorio è stato ricostruito un percorso ideale all’interno di una chiesa colpita dal terremoto: partendo da “La pietà” in legno intagliato che si trovava nella Chiesa di San Marco si procede tra stucchi caduti e quadri scheggiati. Si possono osservare così i danni subiti dalle opere d’arte rimanendo in un’atmosfera comunque sacra che riesce a trasmettere forti emozioni, grazie anche ai rumori originali captati dai sensori di servizio attivi sul luogo della tragedia al momento della scossa. I dipinti e le sculture sono disposti a volte in terra a volte in posizioni apparentemente precarie, proprio per ricostruire quei pochi, ma terribili istanti.
I Vigili del Fuoco, che non solo hanno salvato queste opere, ma hanno anche contribuito al loro trasporto e all’allestimento della mostra stessa, sono i veri “custodi” di questi reperti, testimonianza di arte prima e di dolore poi, e quindi doppiamente preziosi.
Altre notizie sono reperibili su: http://www.vigilfuoco.it/notiziario/notizia.asp?codnews=9205