Dalla parte di Beatrice: al Museo Barracco la Vita nova nelle opere di 10 artiste italiane
Il padre della lingua italiana nelle opere di Micol Assaël,
Letizia Battaglia, Elisabetta Benassi, Patrizia Cavalli, Marta dell’Angelo,
Rä di Martino, Giosetta Fioroni, Marzia Migliora, Sabina Mirri, Elisa Montessori.
Nell’ambito di Dante700, un grande progetto tra arte e letteratura,
ponte tra la grande tradizione e la sperimentazione contemporanea italiane.
Inaugura il 9 giugno 2021 presso il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco a Roma, la mostra La Vita Nova. L’amore in Dante nello sguardo di 10 artiste, progetto speciale del Comitato Nazionale delle Celebrazioni Dantesche 2021 istituito dal MIC Ministero dei Beni Culturali, promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e con il sostegno della Fondazione Donnaregina di Napoli. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
La mostra, ideata e curata da Alessandra Mammì è prodotta dal Centro Studi Roccantica, associazione culturale interdisciplinare fondata da Ileana Florescu nel 2018.
Dopo la prima tappa romana, fino al 19 settembre, il progetto proseguirà a Napoli presso il Museo Madre, partner dell’iniziativa. La mostra coinvolge 10 artiste italiane contemporanee di diverse generazioni: Micol Assaël (Roma, 1979), la fotografa Letizia Battaglia (Palermo, 1935), Elisabetta Benassi (Roma, 1966), Marta dell’Angelo (Pavia, 1970), l’artista e film-maker Rä di Martino (Roma, 1975), Giosetta Fioroni (Roma, 1932), Marzia Migliora (Alessandria, 1972), Sabina Mirri (Roma, 1957), Elisa Montessori (Genova, 1931) e un’opera di arte visiva della poetessa Patrizia Cavalli (Todi, 1947).
Il progetto di questa mostra prende spunto dal celebre testo giovanile di Dante Alighieri, proponendosi di chiedere alle artiste un’opera ispirata ai temi della Vita Nova: la celebrazione dell’amore; l’apparizione e la santificazione della donna amata; il connubio amore e morte; l’elevazione spirituale e la ricerca di Dio attraverso l’amore terreno, ma anche la crudeltà dell’amore come appare nell’inquietante sogno di Dante che immagina Beatrice nell’atto di mangiare il suo cuore.
Tutti temi che possono essere rielaborati attraverso quella ricerca visiva che, soprattutto le artiste dalla seconda metà del Novecento, hanno abbracciato a partire dalla propria esperienza personale. Del resto, la novità del testo di Dante fu proprio quella di porsi in forma autobiografica, in una sorta di diario che indaga il sentimento d’amore e lo distilla in un’opera letteraria dai forti elementi visivi. Il tema di questa mostra non è illustrativo. Vuole piuttosto offrire un confronto ravvicinato fra la contemporanea sensibilità di un’artista donna e l’eternità di un testo che, al di là delle tante interpretazioni mistiche, esoteriche e allegoriche, resta un paradigma del discorso d’amore nella cultura d’Occidente.
Scenario di questo appassionante e avvincente percorso espositivo, che mette in scena 10 modi diversi di fare arte nell’affrontare le tematiche proposte, è il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco. Questa splendida sede, che reca la firma di Antonio da Sangallo, fa da cornice alla raccolta di antichità donata da Giovanni Barracco alla città di Roma nel 1904. Oggi, la collezione Baracco, costituita da reperti di atemporale bellezza – che vanno dall’arte egizia a quella Sumera e Assira, dalla scultura ellenistica alla pittura a fresco romana – si interseca con le opere delle artiste, creando uno spazio intimo e insieme corale, pieno di suggestioni.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da All’Insegna del Mare, la casa editrice fondata nel 2019 dal Centro Studi Roccantica assieme a Franco Cardini e Roberto Mancini. Corredato da un intervento storico-critico della curatrice Alessandra Mammì e da un testo firmato dall’italianista e professore all’ Università per Stranieri di Perugia, Floriana Calitti.
Il Comitato Nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri è stato istituito con il decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e il turismo del 21 febbraio 2018, n. 114, in attuazione della legge 153 del 12 ottobre 2017, recante “Disposizioni per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio e dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri”. Il Comitato (Presidente Carlo Ossola; Maria Ida Gaeta, Segretario Generale) si è insediato in data 9 maggio 2018, alla presenza del Ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini. Per assolvere ai compiti di ideazione, programmazione e coordinamento di tutte le iniziative celebrative del settecentenario dantesco il Comitato ha istituito nel 2019 un bando a cui sono pervenute centinaia di proposte da tanti luoghi d’Italia e del mondo, a testimonianza della inesauribile passione e del costante interesse per il padre della lingua italiana. Tra le tante proposte pervenute, sono state selezionate dal Comitato quelle ritenute meritevoli di contributo economico e quelle meritevoli di patrocinio. A questi progetti se ne sono poi aggiunti alcuni altri sollecitati e promossi direttamente dal Comitato perché ritenuti particolarmente significativi e in grado di colmare alcuni ambiti e alcuni aspetti che risultavano essere un po’ trascurati dall’insieme della programmazione scaturita dal Bando. Tra questi la mostra La Vita Nova. L’amore in Dante nello sguardo di 10 artiste.
Il Centro Studi Roccantica si trova nel cuore della Sabina, in un luogo incontaminato, ad un’ora dalla capitale. Attraverso varie iniziative, dai seminari di storia, agli incontri con studiosi e specialisti internazionali, dalle residenze in loco ai corsi di scrittura o di arte e architettura, il CSR vuole accogliere le diverse espressioni delle discipline umanistiche e artistiche. La sua sede, la Casa del Diospero, dirimpetto il bellissimo borgo di Roccantica, è un luogo concepito sin dall’inizio per ospitare chiunque voglia studiare e lavorare in modo creativo, in solitudine o in compagnia, nel silenzio di una campagna punteggiata da ulivi secolari. Il motto del CSR, “Chi Semina Raccoglie”, vuole essere un auspicio affinché ogni iniziativa intrapresa trovi un terreno fertile in un clima conviviale e rispettoso dell’ambiente.
L’ingresso al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco è gratuito.
La prenotazione allo 060608 è obbligatoria per l’accesso di sabato, domenica e festivi entro il giorno prima. Per gli altri giorni è fortemente consigliata.
Per informazioni sito museiincomuneroma
Ufficio Stampa:
Santa Nastro
Fonte: Santa Nastro