Kou Gallery @ H.Unica collettiva Alvarez de Castro, Mottola, Palosuo, Tulli

I Iuoghi in cui viviamo sono in genere un’espressione di come vogliamo vivere, costituiscono l’abito della nostra vita quotidiana e nella maggioranza dei casi sono parte fondamentale del nostro benessere.

In genere il loro interno riflette e dà indicazioni importanti sul nostro modo di vivere, sulla nostra quotidianità. Una indicazione che si evolve con l’evolversi dei tempi, della tecnologia e dall’evoluzione del Design sempre più proteso ad annullare il confine con l’arte. Dimostrando come gli interni riflettano in modo evidente i cambiamenti politici, sociali della loro epoca. Ancor più vero in questi tempi di pandemia in cui forse come non mai nella nostra vita ci siamo goduti/asseragliati nella nostra casa.

Il Progetto abitativo messo in atto da H.Unica (Home-Human-Heritage) riflette lo spirito dei tempi e cerca di stimolare l’incontro tra arte contemporanea e design, invitando alcuni artisti ad intervenire nella “casa base”, considerando che l’artista in questi temi di transizione è un catalizzatore fondamentale per percepire e decodificare i cambiamenti che la società deve generare, essendo allo stesso tempo faro e pellegrino dei costumi e trovare i percorsi comunicativi/visivi per esporre il proprio lavoro e avvicinarsi alla gente. L’accostamento delle opere nei vari ambienti non è casuale ma rinnova il gioco dello sguardo di chi vive l’ambiente.

Nella “sala riunioni” le atmosfere di colore di Piero Mottola nate dalle sue ricerche sull’emozione umana portano il ricevente in una situazione creativa in cui egli stesso diventa un partecipante sul piano emotivo e interpretativo, scoprendo mondi interiori affascinanti e sorprendenti. Nella zona “Living” i fiori dipinti con forti pennellate di colore vivace su sacchi di caffè di Hannu Palosuo generano un rapporto tra l’arte e la vita, una rigenerazione dei cicli umani che formano la nostra storia e la nostra attualità. I fiori formano l’invariabilità del tempo, fioriscono e si lasciano piano piano dietro la loro mutazione, in realtà i nostri ricordi più belli. Nella zona “notte” l’artista Costanza Alvarez de Castro mette in scena la contraddizione dell’immaginario, favorendo il colore e la stesura della materia, che risolve la superficie attraverso i toni, e le suggestioni della cromia. Un mondo, il suo, degli oggetti comuni che creano una sensazione di tranquillità emotiva e ci accompagnano nella nostra vita quotidiana. Fanno da collante nei vari ambienti le sculture in bronzo di Francesca Tulli che con il loro spiazzamento degli elementi materici formano un’essenza molto chiara per integrità ed equilibrio compositivo. Attraverso una composizione saggiamente disposta nello spazio ambientale ci aiutano a rivedere al meglio la nostra nozione di spazio.
._Massimo Scaringella

 

Costanza Alvarez de Castro nasce a Roma nel 1989, da padre italiano e madre di El Salvador. Lo scenografo Jean Rabasse la indirizza ad iscriversi all’Institut Superieur de Peinture Van Der Kelen et Logelain di Bruxelles, dove Costanza si distingue come la migliore degli allievi del suo corso. Nel 2013 è di nuovo a Roma, questa volta per curare la pittura dei fondali del dell’Opera. Esauritesi le incursioni nella scenografia, decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura da cavalletto.

Francesca Tulli è nata a Roma, dove vive e lavora. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma. Il suo lavoro sulla scultura dimora in una sorta di silenzioso riesame, declinato al presente, del rapporto tra impulso espressivo e fascinazione dell’inganno mimetico. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive oltre che in Italia anche in Argentina, Cina, Finlandia, Germania, Svizzera e USA.

Hannu Palosuo è nato nel 1966 a Helsinki in Finlandia, ha studiato Storia dell’Arte all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma e si è poi diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. È artefice di una moderna figurazione che rivela come una tematica ricorrente possa risultare di assoluta attualità. Sull’evocazione della memoria e del ricordo, erge a protagonista dei suoi dipinti la quotidianità, con toni contrapposti ma concordanti, per evidenziare il positivo e il negativo dell’immagine, la sua presenza e il suo vuoto.

Piero Mottola (Caserta 1967) è artista e musicista sperimentale, docente di Sound Design e Plastica Ornamentale all’Accademia di Belle Arti di Roma. Direttore del LER Laboratorio di Estetica del Rumore, fondato nel 1996, centro di ricerca sugli aspetti relazionali ed emozionali del rumore. Indaga la soggettività e la libera interpretazione del fruitore a strutture visive e sonore attraverso esperimenti e misurazioni. I risultati di tali ricerche sono stati pubblicati nel libro Passeggiate emozionali, dal rumore alla Musica Relazionale.

 

Alvarez de Castro, Mottola, Palosuo, Tulli
H.UNICA #1
Esposizione collettiva a cura di Massimo Scaringella
Vernissage mercoledì 26 maggio 2021 | ore 15:30-20:30

Spazio H.Unica – Viale Liegi, 54 – Roma
Alvarez de Castro, Mottola, Palosuo, Tulli

La mostra proseguirà fino al 26 giugno 2021

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Kou Gallery
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Orari Lun-Ven 10:00-19:00 Sab 15:19:00

 

 

 

Fonte: Kou Gallery

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