Ri-tratto rosso. Elisabetta Catalano guarda Federico Fellini prossimamente Teatro 1, Studi Cinematografici di Cinecittà
mostra realizzata da Istituto Luce Cinecittà
con il contributo della DG Cinema e Audiovisivo
in collaborazione con Archivio Elisabetta Catalano
Un omaggio alla vita e alle opere del regista riminese Federico Fellini, attraverso lo sguardo della fotografa di fama mondiale Elisabetta Catalano. Ri-tratto rosso, Elisabetta Catalano guarda Federico Fellini è il titolo della mostra allestita presso lo storico Teatro1 di Cinecittà e realizzata da Istituto Luce Cinecittà con il contributo della DG Cinema e Audiovisivi, la collaborazione di Archivio Elisabetta Catalano, per la direzione artistica di Emanuele Cappelli. Avrebbe dovuto inaugurare oggi nel giorno del compleanno di Fellini la mostra a lui dedicata ma bisognerà attendere che le misure sanitarie consentano il ritorno dei visitatori nei Musei del Lazio.
Il concept:
Il progetto di allestimento è uno spazio aperto alternato ortogonalmente da quinte di colore bianco, mastodontiche, in grado di rendere la grandezza artistica di Federico Fellini, vista da Elisabetta Catalano. Il colore dominante è il bianco che segue i grigi, il nero e i colori contenuti nei ritratti. Oltre a Federico e a Elisabetta, protagonista della mostra è la luce, elemento centrale nella regia di Fellini e utilizzata dalla Catalano per catturare i suoi soggetti come prede. Proprio quella luce utilizzata per rendere i film del regista così felliniani, eterei e onirici, diventa fondamentale oggi per far rivivere quell’atmosfera. Riportare alla luce un tempo che è passato ma che può tornare a rivivere solo attraverso l’arte fotografica e la magia unica del Maestro. È questa l’idea del concept creativo di Emanuele Cappelli che progetta dentro il Teatro1 di Cinecittà una celebrazione con pannelli alti fino a 8 metri di altezza. All’interno dello spazio il fruitore è guidato tra le ombre, le trasparenze, i film e i ritratti di Fellini. Quello allestito è uno spazio aperto ma raccolto, intimo, dove compaiono immagini e parole scoperte dal visitatore. Completa il percorso l’installazione originale dello studio della Catalano, lasciato così come era stato impostato proprio per l’ultimo ritratto a Fellini. In questo angolo ci si trova a spiare, attraverso un atto voyeuristico, l’intimità dell’ultimo scatto.
Dichiarazione artistica Emanuele Cappelli:
Tutta l’idea di Ri-tratto rosso ruota intorno al concetto del tempo che non torna. Con Fellini il tempo passato, torna. Quando sono entrato per la prima volta nell’Archivio e ho visto i ritratti della Catalano a Fellini, ho sentito forte il senso del tempo che è passato. Ma se Fellini è magia e la fotografia è in grado di fermare l’attimo, questo oggi può tornare a vivere, proprio in questa mostra. Restituire l’atmosfera onirica della sensibilità visiva di Fellini attraverso effetti di colore e di suono è diventato il punto centrale della mia ricerca. Ho immaginato quale fosse il modo migliore per tradurre quell’atmosfera e per fare in modo che tutti oggi possano comprenderla. Ho lasciato così parlare uno spazio e l’ho riempito con il tempo.
Emanuele Cappelli
Fonte: Ufficio Stampa Cappelli Identity Design – Giulia Taglienti