Un premio per i giovani artisti in una delle istituzioni culturali più antiche di Roma.
Una tradizione antica che di anno in anno si è rinnovata, questo il Premio Giovani organizzato dall’Accademia Nazionale di San Luca dal 2001. Era il 1702 quando furono banditi i Concorsi Clementini e il 1768 quelli Balestra, in onore delle tre arti, Architettura, Pittura e Scultura, le cui opere, con il passare del tempo hanno arricchito le collezioni dell’Accademia Nazionale di San Luca.
Il Premio Giovani è il contemporaneo proseguimento dei sopraccitati concorsi in una veste del tutto rinnovata.
Quest’anno il tema assegnato agli artisti è stato “Segnare, Disegnare”. Sul segno/disegno i giovani artisti hanno dovuto concentrare le loro forze per vincere l’ambito premio, cinquemila euro per l’acquisto di un’opera che andrà ad arricchire le Collezioni dell’Accademia.
L’arte grafica è da sempre il medium che unisce tutte e tre le arti, e che nella mostra, è divenuto il protagonista assoluto, con l’intento di valorizzarlo in un periodo, in cui è messo in crisi dall’avvento della tecnologia e dei mezzi digitali.
L’edizione di quest’anno, curata da Guido Strazza, è stata suddivisa in due momenti espositivi.
Una prima mostra (20 ottobre – 6 novembre) che ha visto come protagonisti tutti i 34 artisti e architetti partecipanti al concorso, ed una seconda esposizione che è stata inaugurata il 27 novembre scorso, con la scelta dei sei finalisti. Questi selezionati ad unanimità dalla giuria sono: Gianluigi Bellucci, Vincenzo D’Alba, Donata Lazzarini, Alberto Mariani, Giovanni Termini ed Antonella Zazzera.
Il premio però, che secondo il concorso doveva andare a tre di loro,eccezionalmente è stato donato a quattro: Gianluigi Bellucci, del quale l’Accademia acquisisce l’opera Scende lentamente il segno, Vincenzo D’Alba, del quale l’Accademia acquisisce l’opera Progetto per una città di m 720 x 720, Donata Lazzarini, della quale l’Accademia acquisisce l’opera Terreni, Alberto Mariani, del quale l’Accademia acquisisce l’opera Immagine-mobile-dell’eternità. Sensorium Dei.
La scelta è stata molto dibattuta dagli studiosi della giuria che hanno premiato l’impegno partecipativo e l’alta qualità dei lavori presentati.
È proprio questo ultimo elemento che salta all’occhio visitando la mostra dal vivo.
Tutti gli artisti, ma in particolar modo i vincitori, hanno presentato delle opere molto interessanti, in grado di dimostrare come ancora oggi, il mezzo grafico può essere concepito come arte a trecentosessanta gradi. Infatti, se il segno/disegno è da sempre inteso, come abbozzo, come momento preliminare qualcosa di incompiuto, indispensabile per la nascita di un prodotto finito, qui gli artisti lo hanno utilizzato al massimo delle possibilità, ognuno in modo diverso ed originale.
Le opere dei quattro vincitori in mostra sono tutte molto valide e mostrano l’utilizzo di mezzi tecnici differenti.
Colpiscono per la loro delicatezza ed eleganza, ma anche decisione e forza grafica, le opere di Gianluigi Bellucci (presentato da Giulia Napoleone). Classe 1977 si è diplomato nel 2002 in Decorazione presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma. Oggi collabora con il laboratorio calcografico della stamperia d’arte il Bulino di Roma e ha partecipato a diverse esposizioni.
In mostra sono presenti delle creazioni che hanno in comune un linguaggio astratto. Qui il disegno è l’elemento portante della sua arte e il segno in particolar modo ne è il protagonista “graffiante”.
Se i disegni di Bellucci sono legati da un comune denominatore, differenti tra di loro sono quelli presentate da Vincenzo d’Alba (segnalato da Franco Purini).
Classe 1979 si è laureato con il massimo dei voti alla Facoltà di Architettura di Valle Giulia della Sapienza. In mostra vi sono progetti di esami universitari, della tesi di laurea, e alcune creazioni racchiuse nei suoi taccuini. Sono tutti disegni in cui si coglie la forte carica creativa della mente di questo giovane architetto. Ogni foglio è colmo di figure, linee, oggetti, che lascia veramente stupefatto l’osservatore, il cui occhio è obbligato a dare uno sguardo d’insieme, non riuscendo a cogliere la quantità infinità dei particolari mostrati.
Il percorso prosegue con Donata Lazzarini (presentata da Igino Legnaghi). La Lazzarini è docente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, dove insegna Scultura e Tecnologie delle Arti Visive. In mostra sono esposti dei lavori, dove viene indagato il rapporto tra la natura e l’idea della sua conquista. Raffigurate vi sono cime montuose “conquistate” con l’azione del disegno.
Le cime sono raffigurate in modo non riconoscibile per gli alpinisti perché nascono da un mondo virtuale dell’artista.
Altro protagonista è Alberto Mariani (presentato da Paolo Icaro) classe 1973. Diplomato all’Istituto statale d’Arte F. Mengaroni di Pesaro, in seguito ha studiato in moltissimi istituti d’arte sia in Italia che all’estero.
In Accademia sono presentate delle opere di matrice astratta che attraggono per la maestria dell’artista di realizzare delle micro raffigurazioni sempre diverse e mai scontate.
In mostra vi sono anche le opere degli altri due finalisti che non hanno vinto il premio Giovanni Termini e Antonella Zazzera. Nonostante entrambi siano di grande interesse ad affascinare sono le sculture di Antonella Zazzera (presentata da Carlo Lorenzetti). Diplomata in pittura all’Accademia delle Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, nel 2005 ha vinto il Premio Giovani dell’Accademia Nazionale di San Luca. In mostra presenta delle sculture che sono il risultato di un percorso che, partendo dalla fotografia, l’ha portata ad esplorare la centralità della Luce nella definizione dello Spazio e della Forma.
Sono opere realizzate in cellulosa e fili di rame, molto interessanti e che vale la pena essere osservate dal vivo per la loro unicità.
Una mostra di grande valore sia per le opere esposte ma anche come occasione per conoscere l’Accademia Nazionale di San Luca che è una delle istituzioni culturali più antiche di Roma. Entro il 2011 le sue splendide collezioni saranno aperte il pubblico, grazie ad un programma di restauro della Galleria cominciato nel 2008. Tra pochi anni, quindi, i romani avranno la possibilità di ammirare un capitolo importante della loro città.
Segnare, Disegnare
Accademia Nazionale di San Luca
Piazza dell’Accademia di San Luca, 77
00187 Roma
Orario della mostra
Dal lunedì al venerdì ore 10 – 19; sabato ore 10 – 13; domenica e festivi chiuso.
Ingresso gratuito