Mercoledi 3 giugno Gagosian riapre al pubblico e, insieme a La Fondazione, propone un continuum espositivo che copre l’intero arco della giornata.
24 ore pensate come omaggio a Roma e ai suoi abitanti, ma anche un invito a lasciarsi travolgere dall’energia dell’arte. In attesa della mostra che a settembre presenterà un nuovo corpus di dipinti di Stanley Whitney, Gagosian Roma è lieta di presentare da mercoledì giugno, un’anticipazione dell’opera dell’artista con una una selezione di dipinti realizzati in Italia.
In questa fase di rinascita e ripartenza, Gagosian e La Fondazione proporranno un continuum d’arte per l’ intero arco delle ore della giornata. Condividendo una comune intenzione, le due istituzioni animeranno giorno e notte via Francesco Crispi dai civici e grazie all’alternanza dei reciproci progetti espositivi celebrando l’arte contemporanea e il desiderio di ritornare a fruirne in libertà e sicurezza.
Dal lunedì al venerdì, dalle 11:00 alle 18:00, sarà possibile visitare negli spazi di Gagosian un’anteprima di tre opere di Stanley Whitney.
Alla chiusura della galleria, dalle 18:00 e sino alle 11:00 del mattino successivo, dalla porta accanto, La Fondazione presenterà ogni settimana un artista diverso, appartenente alla generazione nata a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento.
Attraverso una costante sperimentazione cromatica, Stanley Whitney (Philadelphia, ) ha sviluppato un metodo compositivo che libera il colore componendo un originale linguaggio visivo tanto musicale quanto pittorico.
L’opera di Whitney trae ispirazione da una vasta gamma di fonti, come il free jazz, l’architettura italiana antica, la tradizione americana delle trapunte quilt, l’archeologia etrusca e l’astrazione del © 2020 Gagosian. All rights reserved. XX Secolo. L’esperienza in Italia, dove ha vissuto per anni negli anni ’ e dove ancora oggi possiede uno studio nei pressi di Parma, lo ha portato alla definizione della sua struttura compositiva a griglia su cui si stagliano i “botta e risposta” cromatici che ne caratterizzano l’opera.
Le tonalità calde e terrose del paesaggio emiliano in particolare costituiscono una costante fonte di arricchimento per la sua tavolozza.
Stanley Whitney è nato nel 1946 a Philadelphia, e vive e lavora tra New York e Parma, Italia.
I suoi lavori sono inclusi, tra le altre, nelle seguenti collezioni: Metropolitan Museum of Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Whitney Museum of American Art, New York; Philadelphia Museum of Art; Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, NY; High Museum of Art, Atlanta; National Gallery of Canada, Ottawa; e Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, MO. Tra le mostre personali si annoverano Recent Works, A.A.M. Architettura Arte Moderna, Roma (); Omi International Arts Center, Ghent, NY (); Dance the Orange, Studio Museum in Harlem, New York (2004); e FOCUS, Modern Art Museum of Fort Worth, TX (). Whitney ha partecipato a Documenta 14 (Atene, Grecia, e Kassel, Germania) nel 2017.
Fonte: Ufficio Stampa PCM Studio Federica Farc