Francamente me ne infischio alla Casa del Cinema Roma

Una mostra di fumetti con protagonisti dei corpi imperfetti ma estremamente sensuali che esprimono la bellezza e la potenza della loro diversità, strizzando l’occhiolino al cinema.

Questo è il tema di “Sensuability ti ha detto niente la mamma?”

realizzata da Nessunotocchimario, con il patrocinio del Comicon

che sarà presentata il 5 febbraio 2020 alla Casa del Cinema di Roma. 

Oggi il fumetto, domani la e presto un film per raccontare che

tra disabilità e sessualità c’è feeling.

C’è #sensuability.

Roma – Dopo il successo registrato nella prima edizione, l’associazione Nessunotocchimario presenta alla Casa del Cinema di Roma la seconda edizione della mostra “Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”. Il 14 febbraio 2020 verranno premiati ed esposti per un intero mese fumetti e illustrazioni, realizzati dai partecipanti al concorso “Francamente me ne infischio”, promosso dall’associazione Nessunotocchimario insieme al Comicon. L’evento è parte di Sensuability, un progetto a più tappe ideato e voluto da Armanda Salvucci, che oltre al fumetto include cinema e fotografia per parlare della disabilità. #sensuability.

Le tavole e le illustrazioni dei partecipanti che meglio hanno saputo mostrare, attraverso l’arte del fumetto, scene ispirate dal grande schermo ritraendo o facendosi ispirare da tutte le forme di disabilità, visibili e invisibili, in modo ironico e leggero, verranno premiate il 14 febbraio dalle ore 18 presso la Sala Cesare Zavattini alla Casa Del Cinema di Roma da una giuria d’eccezione presieduta dal maestro Tanino Liberatore e composta da Fabio Magnasciutti, Frida Castelli e Luca Enoch. 

Un nuovo sguardo sul tema lo offriranno anche le opere donate, tra gli altri, da Milo Manara, Fabio Magnasciutti, Frida Castelli, Luca Enoch, Stefano Tartarotti, Marco Gava Gavagnin, Francesca D’Amato che sostengono l’iniziativa.

“Anche in questa seconda edizione – spiega Armanda Salvucci, ideatrice di Sensuability – la nostra sfida è contribuire a diffondere una che rappresenti fisicità differenti attraverso tutti i linguaggi artistici. La scelta di un concorso aperto a tutti significa proprio questo: invitare le persone comuni a riflettere, a rielaborare attraverso un’illustrazione o un fumetto e mettersi in gioco sugli stereotipi legati a questo tema.”

“Francamente me ne infischio!” la celebre frase del film “Via col Vento” diventa un grido liberatorio, un invito a piacersi, a essere sensuali, a vivere la sessualità oltre i pregiudizi, oltre l’ossessione di corpi perfetti e performanti.
La sfida contro gli stereotipi legati a disabilità e sessualità, per questa nuova edizione, si fa ancora più ambiziosa e tocca la decima arte. L’obiettivo del concorso, infatti, è stato quello di ridisegnare le scene romantiche, erotiche o sensuali di film che hanno fatto la storia del cinema o che abbiano un particolare significato per il/la partecipante.

Di solito le persone con disabilità sono rappresentate come vittime o supereroi ed è molto difficile trovare, nella comunicazione in generale come nel cinema e nell’arte, scene di vita quotidiana che trattino disabilità e sessualità con naturalezza.

L’arte è il seme ideale per far germogliare una cultura nuova e senza pregiudizi, libera e inclusiva, capace di ironia e leggerezza anche su temi considerati tabù come sesso e disabilità. A questo scopo Armanda Salvucci ha deciso di fondare l’associazione Nessunotocchimario.

Sessualità, fantasia, desiderio sono esigenze vitali di tutti come bere l’acqua, dormire, mangiare. Fare l’amore. Se non ti ha detto niente la mamma… Te lo diciamo noi!

IL PREGIUDIZIO È UN FAKE, UN MOCKUMETARY PER SMASCHERARLO

Il concorso con l’esposizione dei fumetti e la futura mostra fotografica sono le fasi di Sensuability, un percorso promosso da Nessunotocchimario, che è iniziato con un corto e che culminerà in un film, ma non un film qualunque, un mockumentary, cioé un falso documentario, strumento sovversivo ideale per abbattere gli stereotipi: il linguaggio della finzione che appare vera per smascherare le false verità.

CHI È ARMANDA SALVUCCI

Mi chiamo Armanda Salvucci e ho l’acondroplasia. Una condizione genetica rara che colpisce lo sviluppo scheletrico. In pratica le ossa lunghe del mio corpo non crescono.

Sono nata a Roma, dopo la laurea in lingue e letterature straniere ho vinto una borsa di studio e sono partita per Lussemburgo a lavorare per la CEE. Per molti anni ho fatto la traduttrice ma già guardavo al non profit. Prima il Telefono azzurro e poi Medici senza frontiere, le ossa me le sono fatte sul campo e oggi sono consulente e formatrice per ong e imprese sociali che ancora desiderano cambiare il mondo.

Ho insegnato per quasi 10 anni continuando sempre a specializzarmi. Con la tesi del mio diploma in Counseling relazionale su ‘sessualità e disabilità’ ho aperto un nuovo capitolo della mia vita. Non mi piace come si tratta, o meglio, “non si tratta” questo argomento da troppi considerato un tabù. Così è nata Nessunotocchimario, l’associazione che mi ha permesso di lanciare il progetto Sensuability.

PERCHÈ L’ASSOCIAZIONE

In principio fu il cortometraggio (https://youtu.be/-vs3U5rtf1Y), poi gli altri ambiziosi progetti come Sensuability, che vanno dal fumetto al cinema passando per la fotografia. Sono trascorsi solo 2 anni e l’associazione Nessutocchimario è cresciuta, Giovanni Lupi e Roberto Campili, i due registi che hanno diretto il corto e stanno scrivendo la sceneggiatura del mockumentary insieme a me, e Chiara Aliberti che si occupa della parte social e organizzativa, li ho incontrati all’inizio del viaggio e hanno deciso di rimanere a bordo. Insieme a loro andiamo a vele spiegate verso un mondo nuovo, dove i pregiudizi si abbattono a colpi di sensualità.

Fonte ufficio Stampa Sensuability

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