Spazi d’arte a Roma Documenti dal Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive

Una riflessione sugli spazi romani dedicati all’arte dal secondo dopoguerra agli anni Novanta del Novecento, in occasione dei 40 anni del Centro di Ricerca e Documentazione Arti Visive

Galleria d’Arte Moderna di Roma

28 novembre 2019 – 26 aprile 2020

Roma, 27 novembre 2019. La ricerca artistica passa anche attraverso la storia degli spazi che materialmente hanno ospitato mostre e dibattiti, artisti e gruppi, e che hanno costituito il luogo di propulsione e diffusione di teorie, idee, tendenze. In tal senso il gallerista svolge non di rado un vero e proprio ruolo di animatore culturale, alimentando e orientando, attraverso le proprie scelte, il dibattito artistico.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturaleSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra Spazi d’arte a Roma. Documenti dal Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive (1940-1990) è una riflessione sugli spazi romani dedicati all’arte, una storia ricostruita e illustrata a partire dalle collezioni archivistiche e documentarie del CRDAV (Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive della Sovrintendenza Capitolina), di cui quest’anno ricorre l’importante anniversario dei 40 anni. La mostra è a cura di Alessandra Cappella, Claudio Crescentini, Daniela Vasta.

Il CRDAV, istituito dal Comune di Roma nel 1979 grazie a una cospicua donazione del critico d’arte Francesco Vincitorio, è una collezione documentaria di grande rilevanza sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo.

In occasione del lavoro di digitalizzazione del Fondo Gallerie Storiche del CRDAV e per i 40 anni di attività del Centro, ha preso il via il progetto di una mostra documentaria di approfondimento sul ruolo che le gallerie storiche romane e altri “spazi dell’arte” hanno avuto nella divulgazione di stili e teorie della contemporaneità, partendo dal secondo dopoguerra agli anni Novanta del Novecento.

Il CRDAV prosegue da anni un’attività di raccolta e schedatura di cataloghi, monografie, letteratura grigia (inviti, comunicati stampa, dépliant, ecc.), periodici, video e materiale fotografico. Si tratta di materiale storico unico nel suo genere che, proprio attraverso questa mostra, può offrire spunti per nuovi approfondimenti scientifici, per ricostruire, attraverso documenti originali, la storia di gallerie, spazi d’arte e associazioni nonché percorsi individuali e collettivi che hanno definito il volto di Roma come capitale del contemporaneo, anche in ambito internazionale.

Specifiche sezioni cronologico-tematiche, attraverso una selezione ragionata di materiali documentari, tratteggeranno dunque un percorso storico lungo circa cinquant’anni, evidenziando alcune tra le più significative tendenze delle arti visive a Roma e soprattutto il ruolo fondamentale di incubazione, elaborazione e diffusione di ricerche e riflessioni che i vari spazi hanno rivestito. Un’occasione per approfondire scientificamente temi e problematiche dell’arte nazionale e internazionale a Roma dalla ricostruzione post-bellica fino agli ultimi decenni del XX secolo, passando per il rinnovamento intellettuale e stilistico degli anni Sessanta e Settanta.

Parte del materiale non esposto verrà successivamente proposto ai visitatori attraverso un archivio digitale mentre sarà trasmesso, come parte integrante del percorso di mostra, il film d’arte di Franco Angeli, Opprimente (1968 / 26′), per Il delle mostre presso la Galleria La Tartaruga. In collaborazione con l’Archivio Franco Angeli.

Il progetto espositivo Spazi d’arte a Roma. Documenti dal Centro di Ricerca e Documentazione Arti Visive (1940-1990) sarà accompagnato da un volume di approfondimento, di prossima pubblicazione, che – attraverso alcuni saggi introduttivi e schede sulle singole gallerie e spazi d’arte – offrirà a studiosi e appassionati un utile strumento di indagine a partire dalle collezioni del CRDAV.

Da dicembre 2019 ad aprile 2020, inoltre, si svolgeranno numerosi workshop e alcuni incontri dal titolo “Testimoni dell’arte a Roma”. Attraverso il contributo di studiosi, artisti e galleristi, si ricostruiranno e racconteranno le storie “particolari” di alcune delle principali gallerie storiche romane e degli altri spazi d’arte esplorati dalla mostra. Agli incontri parteciperanno storici dell’arte ed esperti del settore, provenienti da varie realtà accademiche romane, insieme a galleristi storici della Capitale, testimoni “diretti” del fermento artistico capitolino. Importante sarà anche la partecipazione degli artisti che hanno dato vita direttamente a propri spazi espositivi e culturali, rispondendo a un’urgenza di autonomia e indipendenza rispetto al sistema istituzionale dell’arte. Parteciperanno anche gli studenti universitari, grazie alla collaborazione con alcuni docenti delle cattedre di “Storia dell’arte contemporanea” delle Università romane.

 

 

INFO

 

Mostra

Spazi d’arte a Roma

Documenti dal Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive

(1940-1990)

Dove

Galleria d’Arte Moderna di Roma

Via Francesco Crispi, 24

Quando

Apertura al pubblico: 28 novembre 2019 – 26 aprile 2020

Preview stampa: 27 novembre 2019, ore 11.00

Inaugurazione: 27 novembre 2019, ore 18.00

Orari

Da martedì a domenica ore 10.00-18.30

L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura; 24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00;

Chiuso: lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre

Biglietti

Info

Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: € 7,50 intero e € 6,50 ridotto, per i non residenti; € 6,50 intero e di € 5,50 ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.

Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.

060608 (tutti i giorni ore 9:00 – 19:00)

www.museiincomune.it; www.galleriaartemodernaroma.it

Promossa da

Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

A cura di

Organizzazione

Alessandra Cappella, Claudio Crescentini, Daniela Vasta

Zètema progetto

SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI

Con il contributo tecnico di   

           

Ferrovie dello Stato Italiane

Fonte Ufficio Stampa Zetema

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