“Compagni ed angeli” è il titolo relativo alle opere ideate da Alfredo Pirri rispettivamente per le città di Roma, Turi (BARI) e Tirana (ALBANIA). Le opere rientrano nell’ambito del programma di cooperazione trilaterale fra: Albania – Italia – Montenegro. Il lavoro, nella sua complessità, è dedicato al politico e pensatore italiano: Antonio Gramsci, di origine albanese.
Le parole “compagni ed angeli” sono tratte da “La rosa di Turi”, un brano del gruppo musicale Pugliese Radiodervish, ispirato a una lettera che Gramsci scrisse nel 1929 dal carcere di Turi.
Il lavoro realizzato a Roma riflette sul concetto di confine e consiste nell’installazione di un’opera fruibile all’interno del “Roma jazz Festival” che, quest’anno, sarà dedicato al tema “No borders”.
Il confine è teoricamente, una linea immaginaria lungo la quale corre una separazione, una discontinuità e l’opera concepita per l’occasione, vuole riflettere su questo concetto attraverso la realizzazione di un muro, permeabile, “spugnoso”, in grado di essere attraversato dalle emozioni, dai sentimenti, dalla musica e dalle persone.
L’installazione consiste in un “muro di confine” ottenuto dalla proiezione ideale della congiunzione dei muri laterali alle scale. Il “muro”, realizzato con una struttura composta di telai in ferro e pannelli di plexiglass colorati, taglia in due la cavea rendendone visibilmente esplicita la suddivisione insita nel progetto e suddividendo lo spazio delimitato dagli elementi principali in tanti segni differenti che, a seconda della prospettiva, diventano barriera o attraversamento gioioso.
Il fruitore, avvicinandosi, può coglierne la leggerezza nel dettaglio soffermandosi sulle piume imprigionate nei pannelli colorati. Attraverso un gioco di colori e di ombre, si crea una prospettiva multifocale e festosamente colorata. Prospettiva fatta di pareti, sempre trasparenti, che a volte si sovrappongono creando giochi spaziali, altre volte è la struttura stessa che si svuota e lo sguardo del fruitore è libero di scorgere oltre. L’opera costituisce una barriera, luminosa e permeabile, un confine immaginario (semiaperto, variopinto, trasparente e luminoso) che ricorda non un muro d’interdizione ma un rito di passaggio.
Durante il mese di permanenza dell’opera, la stessa si trasformerà nell’elemento attivo di una serie di eventi. In prossimità della stessa, infatti, saranno realizzati dei concerti in grado di trasformarla in “cassa di risonanza” che dialoga col suono e col pubblico, il quale sarà libero di interagire con l’oggetto facendone emergere il carattere poetico e creando così un gioco di dialogo visivo e acustico con la struttura stessa.
Durante il periodo del festival, lo spazio AuditoriumArte ospiterà una mostra che illustrerà, attraverso i disegni ed i bozzetti dell’artista, i tre progetti nella sua complessità.
INFO UTILI:
- INSTALLAZIONE
TITOLO: Compagni e Angeli | Roma
Installazione di Alfredo Pirri
a cura di Elisabetta Pisu
Progetto architettonico: Cristiana Pacchiarotti architetto
LUOGO: Cavea dell’Auditorium Parco della Musica – Via Pietro de Coubertin, 30 – 00196 Roma
1-30 novembre 2019
PARTNER: Auditorium Parco della Musica, Roma Jazz Festival, Fondazione Gramsci, Regione Puglia, Ambasciata della Repubblica di Albania
- ESPOSIZIONE DEI PROGETTI
TITOLO: Compagni e Angeli | Roma | Turi | Tirana
LUOGO: Spazio AuditoriumArte – Via Pietro de Coubertin, 30 – 00196 Roma
1-30 novembre 2019 – INGRESSO GRATUITO
orari: lunedì venerdì ore 17-21, sabato, domenica e festivi ore 11-21
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ALFREDO PIRRI:
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Fonte Ufficio Stampa GDG Press