In occasione della Giornata del Contemporaneo 2019, il MAXXI celebra la collaborazione con il Premio Graziadei per la fotografia esponendo le opere dei vincitori delle passate edizioni, che entreranno a far parte della Collezione MAXXI
sabato 12 ottobre 2019, ore 17.00
incontro con gli autori
Alba Zari, Alessandro Calabrese, Andrea Botto, Luca Nostri
MAXXI, Sala Carlo Scarpa, ingresso libero
www.maxxi.art www.premiograziadei.org
Roma, 11 ottobre 2019. In occasione della Giornata del Contemporaneo 2019 il MAXXI celebra la collaborazione con il Premio Graziadei per la fotografia, esponendo le opere dei vincitori edizioni della VI edizione del Premio Graziadei in una mostra speciale, che sarà aperta al pubblico nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 (Sala Carlo Scarpa, ingresso libero).
Nato nel 2012 dall’iniziativa di Graziadei Studio Legale, con il duplice obiettivo di promuovere il lavoro di giovani autori italiani e di sostenerlo nel tempo, il Premio Graziadei da quest’anno entra a pieno titolo nella programmazione delle attività di fotografia del Museo. Le opere dei vincitori delle passate e future edizioni entreranno infatti a far parte della Collezione MAXXI.
Esposti in Sala Carlo Scarpa i lavori dei vincitori delle ultime due edizioni del Premio, Alba Zari e Alessandro Calabrese, mentre il progetto Anselmo di Luca Nostri, vincitore della II edizione del Premio, sarà esposto all’interno della sezione Nuove Acquisizioni di Collezione MAXXI. Lo Spazio dell’immagine.
Durante la mostra verrà annunciata l’apertura del Bando per la VII edizione del Premio, con una giuria internazionale che vedrà anche la partecipazione di membri del MAXXI.
Le opere esposte:
Premiato per il progetto A failed Entertainment nel 2016, Alessandro Calabrese espone al MAXXI un nuovo progetto, Diciotto vie di Roma che non esistono in Google Street View, realizzato proprio grazie al sostegno del Premio Graziadei. In continuità con la sua ricerca sul rapporto tra l’iperproduzione di immagini al tempo di internet e una dimensione più tradizionale della fotografia, l’autore propone un percorso attraverso le vie di Roma non mappate dal browser e le fotografa con banco ottico.
Il lavoro con cui Alba Zari ha vinto il Premio nel 2017, The Y, è dedicato all’esperienza di ricerca del proprio padre biologico. Il lavoro è composto da materiali eterogenei che testimoniano di una indagine condotta a 360 gradi utilizzando gli strumenti dell’investigazione: dall’analisi dei test del DNA all’uso di software di ricostruzione facciale 3D, passando per la ricerca delle fotografie nell’album di famiglia.
La ricerca di Luca Nostri si concentra su un’area della provincia di Ravenna conosciuta come Bassa Romagna, che ha indagato nel tempo con diversi progetti. Nella serie Anselmo, Nostri restringe progressivamente il campo al cortile di suo nonno, un micro cosmo è abitato da piccole costruzioni artigianali e accumuli di oggetti, segni e memorie. Proseguendo sulla scia degli autori che negli anni Ottanta hanno indagato la provincia italiana, Luca Nostri esplora questo paesaggio lentamente, assorbendo attraverso la fotografia l’essenza più intima del luogo.
Infine, tra le opere delle passate edizioni che entreranno in collezione quelle di: Andrea Botto, il cui progetto KA-BOOM indaga l’impatto visivo delle esplosioni controllate; Francesco Neri, che ritrae giovani studenti colti in una stato di sospensione, in bilico tra incertezza e visione del futuro; Luca Spano, il cui sguardo si posa sul paesaggio sottomarino della Sardegna; Pietro Paolini che con il sostegno del Premio realizza un progetto sullo sterminio del partito di sinistra colombiano Union Patriotica; The Cool Couple, con un progetto ispirato dalla vicenda dell’occupazione cosacca della Carnia durante il nazismo.
Fonte Ufficio Stampa MAXXI