Se siete curiosi di fare un viaggio, in un colpo solo quattro paesi narrati attraverso l'occhio dell'arte, potete andare a vedere la mostra all'allestita a Palazzo delle Esposizioni, Il disegno del mondo: la Malesia di Hugo Pratt, la Praga di Vittorio Giardino, l'Iran di Marjane Satrapi, il Libano di David Polonsky.
E' tornato, nella capitale, anche quest'anno il "Festival della Letteratura di Viaggio" che ha aperto i battenti il 24 Settembre scorso. Giunta al suo secondo anno, l'iniziativa è finalizzata a celebrare il viaggio come mezzo di comprensione e scoperta di culture diverse dalla nostra. Il programma di quest'anno è molto ricco con un calendario colmo di eventi, che sono svolti in più location, tra cui Palazzo delle Esposizioni.
E' nella splendida struttura museale romana, che il 24 Settembre è stata inaugurata una mostra, di grande valore, oltre che per le opere che sono esposte, anche per il contenuto e che si pone di raccontare, da un titolo fortemente evocativo, Il disegno del mondo: la Malesia di Hugo Pratt, la Praga di Vittorio Giardino, l'Iran di Marjane Satrapi, il Libano di David Polonsky.
Quattro celebri fumettisti posti l'uno affianco all'altro per raccontare con le loro opere quattro paesi differenti, coadiuvati dalle immagini di sei fotografi: L'Iran di Abbas ad accompagnare i disegni di Marjane Satrapi, il Libano di Paolo Pellegrin accanto al lungo viaggio nella memoria di David Polonsky, la Praga degli anni '50 di René Burri e della Primavera del '68 di Ian Berry per Vittorio Giardino, le genti e la natura della Malesia di Stuart Franklin e Jean Gaumy per Hugo Pratt. La mostra è a cura di Ugo G. Caruso, Alessandra Mauro e Antonio Politano, e realizzata in collaborazione con Rizzoli Lizard e le agenzie fotografiche Contrasto e Magnum Photos.
Appena si entra nello Spazio Fontana, di Palazzo delle Esposizioni dove è allestita la mostra, si è completamente immersi, in un viaggio, in quattro paesi, raffigurati in quattro epoche storiche diverse tra di loro. Si percepisce immediatamente un senso di narrazione continua, accentuata,sia dalla forma circolare della sala espositiva, ma soprattutto dall'allestimento perfettamente curato e impeccabile.
Il viaggio comincia con la Praga di Vittorio Giardino. Qui il protagonista è un bambino di origini ebree Jonas Fink, cresciuto dalla madre, perché il padre è stato arrestato nel corso delle purghe antiborghesi da parte del regime socialista, nell'ottobre del '50. Per affrontare i problemi di natura economica, si trova ad abbandonare precocemente gli studi, nonostante sia uno studente modello, arrangiandosi con lavori umili. Oltre a lavorare Jonas è impegnato a cercare il luogo dove il padre è rinchiuso. In mostra sono presenti le immagini dell'infanzia dei Jonas e quelle dell'adolescenza. Si trovano sia le tavole a fumetti, che singole tavole a colori. Ci si trova a leggere ogni singola scena incuriositi dall'avvincente racconto della vita di Jonas, sino all'adolescenza dove incontra Tatiana di cui si innamora. Un amore tormentato ostacolato dal padre di lei. Oltre ai personaggi, protagonista dei fumetti di Giordano è Praga all'epoca di Stalin, raffigurata come una città grigia, con gli abitanti impegnati a godersi una parvenza di normalità. Oltre che con i fumetti di Giardino, Praga è evocata attraverso le foto di Renè Burri e di Jan Berry, poste a creare un connubio perfetto tra realtà e finzione.
Dal mondo nordico europeo, approdiamo al lontano Oriente, con la Malesia.
A raccontarcela troviamo un fumettista d'eccellenza Hugo Pratt, attraverso delle tavole ritrovate solo quest'anno risalenti al 1969. Erano gli anni in cui Hugo Pratt, stava dando vita a Corto Maltese, e ricevette contemporaneamente l'incarico di realizzare per il Corriere dei Piccoli, (supplemento storico del Corriere della Sera), un fumetto dedicato a Sandokan, il pirata asiatico detto la Tigre della Malesia.
Sandokan – che molti conosceranno per la trasposizione televisiva con protagonista Kabir Bedi – è il personaggio inventato da Emilio Salgari considerato in Italia il romanziere più importante per i libri d'avventura per ragazzi. La storia non fu mai completata da Hugo Pratt, perché più impegnato nel creazione di Corto Maltese, che lo rese celebre. Sandokan rimase a "prendere polvere" per quarant'anni in uno scatolone solo recentemente ritrovato. In mostra troviamo le magiche avventure della tigre della Malesia, che vengono raffigurate con un tratto veloce, con dei chiaroscuri molto netti, posti a dare un ritmo alla storia e al personaggio. La Malesia è raccontata anche con gli scatti fotografici di Stuart Franklin e Jean Gaumy, immagini in bianco e nero di grande intensità qui esposte a raffigurare la realtà malesiana, creando un contrasto con il magico mondo di Sandokan.
Senza nulla togliere alle splendide opere di Vittorio Giardino e di Hugo Pratt gli ultimi due fumettisti, colpiscono per diversi motivi. Probabilmente perché raffigurano immagini di grande contemporaneità. Il percorso termina con il Libano di David Polonsky e l'Iran di Marjane Satrapi, le cui opere sono diventate entrambi dei film di animazione.
Di David Polonsky abbiamo le tavole raffiguranti Walzer in Bashir, che mostrano immagini di guerra. Qui colpisce, in particolar modo, il taglio cinematografico, i colori intesi, le immagini cruente, il linguaggio diretto ed immediato, rievocante un conflitto mai sopito, a cui siamo noi stessi testimoni impotenti da diversi anni. Il fotografo che accompagna Polonsky è Paolo Pellegrin.
Il percorso si conclude con Persepolis di Marjane Satrapi, un fumetto storico autobiografico narrante la vita dell'autrice, dall'infanzia trascorsa in Iran sino all'età adulta. Nel fumetto è raccontato il mutamento dell'Iran dopo la Rivoluzione Islamica attraverso gli occhi di una donna. Vengono raccontate in particolar modo le restrizioni che le donne hanno subito negli anni nel paese iraniano. Qui il fotografo è Abbas, le cui foto perfettamente si accordano al racconto della Satrapi.
Un viaggio attraverso un fumetto che vale la pena intraprendere, perché dimostra come attraverso l'arte, non si fa altro che narrare il mondo.
IL DISEGNO DEL MONDO: La Malesia di Hugo Pratt, la Praga di Vittorio Giardino, l'Iran di Marjane Satrapi, il Libano di David Polonsky
Mostra a cura di Ugo G. Caruso, Alessandra Mauro e Antonio Politano
Palazzo delle Esposizioni, Spazio Fontana, Via Milano 13
dal 24 settembre al 25 ottobre 2009
Orari: Martedì, mercoledì, giovedì: 10.00 – 20.00
Venerdì, sabato: 10.00 – 22.30
Domenica: 10.00 – 20.00. Lunedì: chiuso
Ingresso gratuito
L'ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura
Info: www.palazzodelleesposizioni.it; www.festivalettaruturadiviaggio.it