Il MAXXI di Roma si prepara ad accogliere una delle manifestazioni più significative dedicate alla salute mentale, Lo Spiraglio Filmfestival. Un evento che, grazie alla sua capacità di mettere sotto i riflettori temi cruciali e spesso trascurati, torna dal 10 al 13 aprile 2025, giungendo alla sua quindicesima edizione. Con ingresso gratuito fino a esaurimento posti, il festival si propone ancora una volta come una piattaforma di approfondimento e riflessione, per esplorare attraverso il cinema e l’arte le sfide e le complessità del mondo della salute mentale.
I film in concorso: voci e racconti di una realtà complessa
La selezione cinematografica di quest’anno offre uno sguardo diversificato e profondo sulla condizione mentale, con otto lungometraggi e sedici cortometraggi scelti tra oltre 180 proposte. I film in concorso spaziano tra vari generi e raccontano storie che toccano temi universali, come l’identità e le sfide personali legate alla salute mentale. Tra i lungometraggi, “Ogni pensiero vola” di Alice Ambrogi indaga la vita di giovani adulti che frequentano un centro diurno della ASL Roma 1, mentre “Constantin di Bessarabia” di Constantin Rusu segue il protagonista in un viaggio di riscoperta delle proprie radici moldave.
Nel campo della finzione, “Il mio compleanno” di Christian Filippi, presentato alla Biennale College del Festival di Venezia, narra la storia di un giovane desideroso di ritrovare la madre. Il film francese “Le ravissement” di Iris Kaltenback esplora invece il confronto complesso tra due donne e il tema della maternità, mettendo in scena un dramma personale e sociale. I cortometraggi offrono altrettanti spunti di riflessione: “Alberto Paolini” di Anna Maria De Luca racconta la dolorosa esperienza di un uomo ingiustamente rinchiuso in manicomio per oltre quattro decenni.
Eventi speciali e riconoscimenti al Festival
Il festival non è solo competizione, ma anche celebrazione della cultura cinematografica e di importanti anniversari. “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, il classico di Milos Forman, compie 50 anni e verrà presentato da Vittorio Lingiardi, esperto in tematiche psichiatriche. Inoltre, il festival assegna il prestigioso Premio Lo Spiraglio a Paolo Genovese, regista del recente “Follemente”, per il suo contributo nel rappresentare in maniera coinvolgente e critica le problematiche mentali. Questo riconoscimento si unisce ai premi riservati ai migliori cortometraggi e lungometraggi, come il Premio “Fausto Antonucci” e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre”.
Di grande interesse è anche il Premio SAMIFO, dedicato ai film che esplorano gli aspetti transculturali e di vulnerabilità delle persone migranti. Infine, un riconoscimento speciale, “Premio Luciano De Feo”, viene attribuito a progetti innovativi come il cortometraggio “Tracciamenti”, che tratta la psicoterapia online e i giovani. Questi premi non solo onorano i cineasti, ma stimolano una discussione più ampia sulle metodologie e sui paradigmi emergenti nel campo della salute mentale.
Riflessioni e sessioni interattive: oltre il grande schermo
Accanto alle proiezioni e ai premi, il festival offre anche momenti di riflessione e di interazione. Uno di questi, programmato per l’11 aprile, è intitolato “Chi cura chi?”. La sessione, curata dal docente Ambrogio Scognamiglio e focalizzata sul metodo D.O.S.E, coinvolgerà professionisti della salute mentale in un’esperienza educativa volta a migliorare la comprensione del proprio ruolo e del benessere all’interno dei gruppi di lavoro.
Quest’ampia gamma di attività fa de Lo Spiraglio non solo un evento cinematografico, ma un forum di discussione, un luogo dove le tematiche della salute mentale vengono affrontate da molteplici prospettive. L’interazione tra cinema, scienza e società mette in luce l’importanza di una cultura della salute mentale inclusiva e informata, fondamentale per il progresso delle comunità.
Info utili
La quindicesima edizione de Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale si terrà dal 10 al 13 aprile 2025 presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
Tra i momenti chiave, il premio assegnato al regista Paolo Genovese e la presentazione speciale di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Il festival offre anche un workshop intitolato “Chi cura chi?” previsto per l’11 aprile.
(Fonte e immagine: Reggi&Spizzichino Communication)