Si è svolta il 18 giugno una bellissima serata nell’elisabettiano teatro del ‘parco dei musei’ a villa Borghese. Per ricordare ai romani Medici Senza Frontiere. Per affermare che non ci sono ‘crisi dimenticate’. Almeno per loro. Nella cornice del teatro rotondo in legno, il famoso Globe Theatre di shakespeariana memoria, Mixo e Betty Senatore da Radio Capital, hanno presentato sul palco tante voci. Famose e non. Medici Senza Frontiere e i suoi principali protagonisti insieme ai moltissimi ‘supporters’ hanno spiegato le tante crisi umanitarie che affliggono il mondo. Parola d’ordine: non dimenticarle mai!
Presidente, Direttori e vari operatori dell’Associazione tra cui medici e infermieri hanno raccontato come e dove si muovono le loro attività nel mondo, sottolineato gli intenti e le finalità che questa organizzazione si propone.
Esclusivamente a scopo umanitario. Hanno spiegato come le loro missioni portano soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi umane o naturali o semplicemente a popolazioni in pericolo, il lavoro instancabile dei volontari che salvano vite umane, alleviano da malattie difficilmente curabili o debellano febbri che da noi non esistono più. Con lo scopo finale di salvare a tutti i costi vite umane o lenire le sofferenze di chi è colpito e ferito anche nella propria dignità.
Tra gli attori presenti in questa staffetta mixata tra divulgazione e divertimento, molti i sostenitori di MSF. Attori tra cui la brava Milena Vukotic che ha aperto la rassegna di letture. Scritti che hanno tentato di farci capire le sensazioni e gli orrori captati da improvvisati giornalisti sul campo quali dottori, infermieri e personale di tutti i generi.
Poi Sonia Bergamasco, Andrea Giordana, Alberto Rossi, Lina Sastri si sono alternati a proporre attraverso le loro voci altre testimonianze tratte dai libri ‘Mondi al Limite’ e ‘Lettere senza frontiere’, dove alcuni tra i più commoventi e significativi brani hanno fatto immaginare sensazioni e vissuti unici e indescrivibili.
Stefano Benni, ben noto scrittore bolognese, ha voluto omaggiare una categoria vastissima e poco citata tra le categorie dei sofferenti: quei ‘vecchi’, che sono ogni giorno accanto a noi, dimenticati e a volte abbandonati. Un mondo di ‘supereroi’ troppo spesso lasciati soli con le loro fantasie. In un brano autografo nel tipico stile benniano.
E a ricordare anedotti o fatti di vita vissuta, chi più ironicamente di altri, si sono aggiunti alla fine gli sketch e la musica di Eugenio Finardi che con il suo ‘Extraterrestre’ ha ricordato la solitudine in generale e ha fatto sorridere la platea con ‘la storia dell’uomo che incontra lo stregone’: da lui definito ‘uno dei giorni in cui sono stato più vivo in vita mia’; Irene Fornaciari ha espresso la sua forte s onorità soul con le canzoni e i ricordi di ‘Nothing Compares to you’ e ‘Lady Marmalade’, in staffetta con la cantautrice Andrea Mirò, fino a chiudere con la Titubanda e il gruppo A&K che hanno salutato la serata. Fuori, una mostra sul vissuto e l’operato di chi lavora in questa struttura.
Per chi non c’era, invitiamo a visitare il sito ‘www.msf.it’ per navigare senza frontiere.
‘Vi scrivo da..’ per provare quelle sensazioni che avete vissuto nei brani a teatro. Oppure ‘Sostienici’ per fare una donazione, ricordando che Medici Senza Frontiere è tra le più grandi organizzazioni medico-umanitarie del mondo.
‘Parti con noi’ per chi volesse mettersi alla prova e unirsi a questa organizzazione.
MSF nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace, attualmente opera in oltre 60 paesi e porta assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie.
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