Esilio e volontariato: la cucina nell’Ottocento al Museo Garibaldino

Nel cuore di Roma, il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina si appresta a ospitare un evento che promette di illuminare uno degli aspetti più peculiari e meno esplorati del Risorgimento italiano: il legame intrinseco tra gastronomia, esilio e lotta per l’unificazione nazionale. La conferenza dal titolo “Esilio e volontariato in armi nell’Ottocento: una questione (anche) gastronomica”, in programma sabato 23 marzo alle ore 16.00, si preannuncia come un viaggio affascinante attraverso i sapori, i piatti e le tradizioni culinarie che hanno nutrito il corpo e lo spirito dei patrioti italiani nel XIX secolo.

L’incontro tra storia e cucina

Il Risorgimento italiano non fu soltanto un movimento politico e militare; fu anche un’epoca in cui la cucina acquisì un significato profondamente patriottico. Gli esuli italiani, lontani dalla loro terra, trovarono nel cibo un potente mezzo per mantenere viva la memoria della patria e, al tempo stesso, per costruire un’identità nazionale unificata. Questo processo culinò nella celebre opera di Pellegrino Artusi, che nel 1891 offrì per la prima volta una sintesi della cucina italiana, amalgamando le diverse tradizioni regionali in un unico corpus culinario nazionale.

La conferenza esplorerà come figure storiche quali Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini utilizzarono il cibo non solo come sostentamento fisico ma anche come strumento di lotta e affermazione identitaria. Attraverso gli epistolari e le memorie di questi protagonisti del Risorgimento, verrà messo in luce come la difficoltà di replicare le ricette genovesi a Londra da parte di Mazzini o l’introduzione della cucina sudamericana nel menu garibaldino rappresentino esempi emblematici di come la gastronomia fosse intersezione tra vita quotidiana e impegno politico.

Un programma ricco di eventi

Oltre alla conferenza principale, il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina ha organizzato un ricco calendario di collaterali che spaziano dalle visite guidate a laboratori tematici per bambini. Tra questi, spicca la visita “Un marinaio di nome Garibaldi”, che si terrà il giorno precedente l’evento principale, e la “Caccia al tesoro di Pasqua”, un’occasione unica per esplorare il Gianicolo e immergersi nella storia del Risorgimento in modo interattivo e divertente.

Le attività didattiche proseguiranno anche nel mese di aprile, con eventi pensati per avvicinare i più giovani alla storia della Repubblica Romana del 1849 e alla figura di Giuseppe Garibaldi, attraverso un approccio ludico e coinvolgente che combina apprendimento e divertimento.

Info utili

La conferenza “Esilio e volontariato in armi nell’Ottocento: una questione (anche) gastronomica” rappresenta un’occasione imperdibile per tutti coloro che sono interessati a scoprire gli aspetti meno noti ma non meno significativi del Risorgimento italiano. L’evento si terrà sabato 23 marzo alle ore 16.00 presso il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina. Per maggiori informazioni e dettagli sugli eventi collaterali, è possibile contattare il numero 060608.

Attraverso questa iniziativa, il Museo non solo rende omaggio alla ricchezza e alla complessità della storia italiana, ma offre anche spunti di riflessione sull’importanza della cucina come elemento di coesione culturale e identitaria, in un percorso che da piatti e sapori conduce al cuore stesso dell’idea di nazione.

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