Quasi
Cara vecchia città,
fumo disagio immobilità,
cadente e moribonda città, Addio. Addio!
Culla della civiltà,
comprata e venduta nel nome di Dio.
Sconfitta in ginocchio sei lì, muta, sei lì.
Si tratta dell’inizio di “Roma malata”, un brano contenuto nell’album del 1994, intitolato “L’imperfetto”. Non è, però, la sola canzone che Renato ha dedicato alla sua amatissima città, ad esempio nella raccolta “Segreto amore” (2010) c’è un brano inedito denominato proprio “Roma”.
E’ bello respirarti.
Difenderti, servirti.
E ringraziamo il cielo che ci sei…
Che ancora sai stupirci.
Sei fragile ed eterna.
sei umile e superba.
con tutti i figli generosa sei.
Identica passione.
Giuro non ti lascerò sola.
Renato conosce molto bene la città, ad esempio ha trascorso la sua adolescenza nel quartiere della Montagnola, mentre è nato in via di Ripetta, in pieno centro storico, a due passi da Piazza del Popolo. E poi le serate nel diversi locali di culto della Capitale, innanzitutto il celebre Piper che, si può dire, ha lanciato tanti artisti, ad esempio Patty Pravo, Caterina Caselli e Rocky Roberts.
Assieme a Mia Martini e Loredana Bertè, girerà i locali romani ed è proprio al Piper che incontrerà il coreografo Don Lurio che deciderà di prenderlo per alcuni spettacoli di Rita Pavone.
“Sei proprio uno zero!” Questa è la frase che Renato spesso si sentirà dire, anche per via del suo modo eccentrico e provocatorio di proporsi. Nonostante ciò, decide di adottare lo pseudonimo “Zero” e di continuare con trucchi, vestiti che di certo non passano inosservati.
Per
Con “Leoni si nasce” del 1984 inizia, però, il periodo più duro per Renato, che dovrà fare i conti con le mode musicali del momento, con la chiusura del suo tendone itinerante “Zerolandia” e con l’inevitabile, vista l’età che comunque avanza, dei suoi costumi variopinti. “Soggetti smarriti” (1986) e “Zero” (1987) saranno veri e proprio flop a livello di vendite e bisognerà attendere fino alla sua fortunata partecipazione al Festival di Sanremo del 1991, dove si presenterà con la canzone scritta da Mariella Nava, “Spalle al muro”. Due anni dopo c’è l’annuncio di un nuovo ed ambizioso progetto, Fonopoli, che avrebbe dovuto portare all’edificazione, a Roma, di una grande struttura capace di ospitare concerti, eventi culturali, corsi di formazione, attività artistiche pensate specialmente per i giovani. Vi è parecchia confusione riguardo al destino di Fonopoli. Si farà mai e quanto tempo bisognerà attendere ancora? Renato ha puntato molto su questo progetto e, forse, è l’unica battaglia che ancora non è riuscito a vincere. Tuttavia, ci si scontra con la burocrazia, le promesse non mantenute, Istituzioni che hanno la testa altrove. Artisticamente parlando, la sua carriera è esemplare, i risultati ottenuti sono qualcosa di straordinario. I concerti fanno il pienone di pubblico, gli album continuano a vendere, il suo nome non è certo dimenticato da giornali e riviste varie. I “sorcini” ci sono ed ancora si fanno sentire, pure perché appartengono a più di una generazione. Ai concerti di Renato si vedono ragazzini, quarantenni ancora scatenati e persone anziane. Questo è il risultato di una carriera iniziata praticamente nei locali romani, per poi esordire nel 1973 con “No! Mamma, no!”. E poi tantissimi tour, apparizioni in alcuni film, addirittura presentatore tv, svariate collaborazioni con altri artisti. C’è da dire, tuttavia, che la costante della sua lunga carriera è stata, e resta, una sola: Roma. La romanità di Renato è indiscutibile ed emerge sempre, come pure l’amore incondizionato per la sua città.
Ti ho spiata ti ho imitata
ti ho persa e ritrovata
nel dolore, ti ho amata anche di più, gente.
Renato così canta in “Ancora gente” (brano tratto da “Sulle tracce dell’imperfetto” del 1995) e, diciamolo, non poteva che ribadirlo questo suo amore nei riguardi della sua gente, quelle persone che ancora vivono con semplicità, che dialogano tra loro e che adorano la propria città, in questo caso Roma. C’è ancora spazio, oggi, per questa “gente”? Magari non saranno i milioni che popolano la Capitale, ma almeno coloro che riempiranno il Palalottomatica dal 27 aprile fino al 22 maggio 2013. Sul palco ci sarà Renato Zero coi suoi successi ma, lo possiamo affermare senza troppe perplessità, anche l’anima migliore di Roma.