Divisi grosso modo a metà tra i sostenitori del primo e del secondo, gli italiani sono impegnati in questi giorni nel programmare il menu delle memorabili mangiate di fine anno, e nella lista gastronomica che guida la preparazione del menu non possono mancare i tradizionali simboli natalizi famosi in tutto il mondo.
Anche quest’anno la capitale ha tributato ai due principi natalizi della tavola una dolce giornata di festeggiamenti. La Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro si è tenuta sabato 4 dicembre nel prestigioso Centro Congressi “Roma Eventi” di via Alibert n.5 e ha dato la possibilità ai golosi ospiti intervenuti di fare una prima scorpacciata dei dolci tipici del Natale italiano. Nonostante lo stampo espositivo della fiera, obiettivo della manifestazione non è stata tanto la sponsorizzazione della paternità dei prodotti, quanto soprattutto la promozione degli stessi come patrimonio culturale della nostra terra.
L’ingresso all’evento, realizzato con la collaborazione dell’Associazione “Frequenze positive” e sponsorizzato dall’acqua oligominerale calabrese Mangiatorella, è stato gratuito. Gli addobbi natalizi realizzati ed i caldi colori scelti per la presentazione delle produzioni hanno guidato il visitatore lungo un percorso breve ma entusiasmante, organizzato secondo una classica sequenza a ferro di cavallo: un’inebriante sequenza di assaggi in alcuni casi accompagnati da ottimo vino bianco.
La pasticceria Zara (www.zarapasticceria.it, info@zarapasticceria.it, 0875.82048) di Termoli (CB) ha fatto conoscere una creazione originale chiamata “Mapopan”, un incrocio tra panettone e pandoro bagnato con liquore al mapo, frutto ibrido ottenuto dall’incrocio tra mandarino e pompelmo. È consigliata la consumazione accompagnata da gelato, nutella o panna fresca.
Tutti i produttori sono organizzati per l’invio in Italia ed all’estero delle proprie creazioni. I prezzi, al netto delle spese di spedizione, si aggirano intorno ai 20 euro. Si tratta ovviamente di prodotti più costosi delle corrispondenti realizzazioni industriali, ma la differenza di prezzo si spiega già dal primo assaggio, che segna l’inizio di una intensa e prolungata sensazione di appagamento.
Panettoni e pandori sono saliti per un giorno sul palcoscenico, diventando, più che semplici dolci natalizi, vere e proprie opere d’arte. Pezzi unici che è un piacere utilizzare come pezzo forte del menu o come originale regalo natalizio.