D’altra parte la varietà delle conferenze e degli incontri proposti hanno reso ogni giornata della manifestazione unica ed imperdibile. Come ad esempio lo “Spazio blog” tutto dedicato ad Internet e al mondo virtuale. Tra i vari incontri organizzati, il più interessante ed originale è stato quello dedicato a Second Life. In particolare nell’incontro con Mario gerosa dal titolo “Rinascimento virtuale” riguardante, appunto, l’arte su Second Life abbiamo potuto apprezzare ed ammirare nuove forme di arte, ancora poco apprezzate perché poco note, appartenenti a questo mondo parallelo ma ricchissimo di espressione.
Ma se spesso ci sono punti di contatto tra virtuale e reale, è altrettanto vero che in altri casi il distacco dalla realtà diventa motivo di espressione libera da leggi restrittive, e perciò piena. Come nell’architettura in cui lo Steampunk classico o esoterico sono solo lontanamente simili allo stile gotico del “mondo reale” e diventano invece parte di quella Psicoarchitettuta tipica dei videogiochi, in cui si usufruisce della forma in un contesto adrenalinico creato da una sfida o da una fuga dal nemico.
In Second Life ormai si trovano musei e gallerie, si girano film e si fanno sfilate di moda, ma gli artisti hanno ancora poca coscienza di sé. Difficilmente chi ha successo nel “mondo reale” è apprezzato in Second life e, purtroppo, è vero anche il viceversa. Se Jessica Ornitz è un’eccezione, per gli altri, Shoshana Epsilon, Tesla Miles, Ravanelle, Miss Seilling, il mondo virtuale è e deve restare separato da quello reale, ma questo è ancora un ostacolo per molti fruitori. Per questo incontri come questo della Fiera “Più libri Più liberi” diventano veicolo essenziale di conoscenza di nuovi mondi e di straordinarie forme di espressione.