I nomi certi, oltre a quello della bravissima attrice e conduttrice Sabrina Impacciatore, sono Vinicio Capossela, che si esibirà in un set di 40 minuti, Simone Cristicchi, Carmen Consoli, Paolo Nutini, Roy Paci & Aretuska, Samuele Bersani, l’ensemble Beautiful (Gianni Maroccolo, Cristiano Godano, Luca Bergia, Riccardo Tesio e Howie B), Tre allegri ragazzi morti, Nina Zilli, Funk off, Beppe Voltarelli e Alfio Antico, Asian Dub Fundation e, forse, Edoardo Bennato. Purtroppo Irene Grandi non ha ancora dato la sua conferma: speriamo che arrivi nei prossimi giorni dalla grande star, che ha sempre partecipato alle edizioni precedenti mandando in delirio i numerosissimi fans.
La lunga giornata di musica a Piazza S. Giovanni, dalle 15 circa fino quasi alla mezzanotte, sarà aperta dai vincitori del concorso “Primo Maggio Tutto l’Anno”, i Bud Spencer Blues Explosion che si esibiranno durante l’anteprima condotta da Paolo Belli.
L’evento sarà, come sempre, seguito totalmente in diretta TV: Rai Tre, con il regista Stefano Vicario, resterà in collegamento con la piazza quasi senza interruzioni (eccettuato il Tg3).
Ma non è il solo slogan di quest’anno. Ne è stato coniato un altro assai meno poetico, anzi quasi da stadio, dalle FS: “No ticket, no parti”, con un evidente gioco di parole tra party e parti. Con questa frase si è voluto sottolineare il fatto che, quest’anno, senza regolare biglietto non sarà consentito a nessuno di salire in treno per raggiungere la capitale e che verranno fatti severi controlli per impedire atti di vandalismo sui mezzi messi a disposizione e viaggi “a scrocco”. E’ insomma un invito ad acquistare il biglietto per tempo nelle numerose biglietterie appositamente potenziate.
Ovviamente nel giorno della Festa dei lavoratori non mancheranno, e non dovranno mancare, anche altri slogan, quelli dei vari sindacati organizzatori: certo i punti di vista saranno sempre diversi, ma in questa contingenza difficile, in cui si trova ora il mondo del lavoro con la disoccupazione crescente e il precariato sempre più diffuso, è forte la speranza che siano uniti nell’intento di sviluppare in chi li ascolta una grande coscienza civile, erede di quella iniziata dai lavoratori più di cento anni fa.
Tutto il resto sarà puro divertimento, musica, arte e voci urlanti dei ragazzi che canteranno con i loro beniamini tutta la durata del concerto, definito più volte la Woodstock italiana.