Secondo appuntamento con LE STORIE DELL’ARCHITETTURA al MAXXI. Il ciclo di incontri dedicati alla mostra BUONE NUOVE. donne in architettura per raccontare l’evoluzione al femminile
della professione di architetto dalle pioniere di inizio ‘900 fino alle archistar di oggi
Sabato 19 febbraio 2022 – ore 11.30
Il posto loro. Donne, modernismo e architettura con Mario Lupano
Auditorium del MAXXI | ingresso € 5 su prenotazione
necessario esibire il Super Green Pass | gratuito per gli architetti iscritti all’OAR*
*riconosce n. 2 CFP per gli architetti, obbligatoria la registrazione online su formazione architettiroma it
in collaborazione con l’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e provincia e la Casa dell’Architettura
maxxi art
Prosegue al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo la nuova edizione del ciclo di incontri Le Storie dell’Architettura, a cura di Irene de Vico Fallani, lezioni autorali quest’anno dedicate alla mostra BUONE NUOVE. donne in architettura, che racconta l’evoluzione al femminile della professione di architetto dalle pioniere di inizio ‘900 fino alle archistar di oggi (a cura di Pippo Ciorra, Elena Motisi, Elena Tinacci, allestimento di Matilde Cassani, al MAXXI fino all’11 settembre 2022).
Sabato 19 febbraio alle 11.30 appuntamento con lo storico e critico di architettura contemporanea Mario Lupano, introdotto da Margherita Guccione, MAXXI Architettura, per l’incontro Il posto loro. Donne, modernismo e architettura.
Il cambiamento radicale in termini di forme e principi che il movimento moderno ha inaugurato nel secondo decennio del Novecento apre la possibilità di ridiscutere e rinegoziare gli attributi di genere dell’architettura.
Alcune incursioni della progettualità femminile nell’architettura del modernismo sono molto pregiate; quelle di Eileen Gray e Charlotte Perriand – creano perturbazioni e interferenze al campo d’azione di Le Corbusier. Il mitico Bauhaus è una scuola molto attrattiva per il pubblico femminile, e con determinazione disegna un posto specifico per le donne.
La scena dell’architettura italiana tra le due guerre detiene una vistosa impronta maschile, coerente con la grande dedizione che riserva alle magnificenze delle opere pubbliche dello stato fascista.
Per rintracciare esperienze significative occorre sondare gli ambienti editoriali delle riviste, dove le donne s’infilano ritagliandosi un ruolo aldilà del posto loro riservato, trasformandolo in postazione cruciale per coltivare gradi di ambiguità e incrinare visioni monolitiche.
Mario Lupano. Storico e critico dell’architettura contemporanea, è professore ordinario all’Università̀ Iuav di Venezia, dove è stato curatore delle attività̀ culturali ed espositive della Biblioteca di Ateneo. Ha dedicato studi soprattutto alla situazione italiana nella prima metà del Novecento, approfondendo le relazioni tra modernismo, architettura e fascismo e studiando in particolare la figura di Marcello Piacentini e più recentemente quella di Aldo Andreani. Indaga la circolarità̀ tra procedure progettuali, artistiche, curatoriali; e ha contribuito alla invenzione di nuovi percorsi formativi e di ricerca. Ha curato mostre, intese come discorso critico-spaziale e dispositivo visionario, e sviluppato progetti editoriali in cui si indagano le potenzialità̀ del display e del montaggio di immagini e testi di varia natura. Ha curato l’edizione degli scritti teorici di Francesco Garofalo (Cos’è successo all’architettura italiana?, 2016).
Prossimi appuntamenti:
Sabato 5 marzo alle 11.30 “Architettura in transizione” con Pippo Ciorra: introdotto da Margherita Guccione, approfondirà i temi della mostra BUONE NUOVE focalizzandosi in particolare sull’impatto che l’emergere di figure femminili sta avendo sull’architettura contemporanea e su temi come sostenibilità ambientale ed energetica, inclusione e utilizzo delle nuove tecnologie digitali.
Sabato 12 marzo alle 11.30 “La sfida delle donne. Da Lina Bo Bardi a Zaha Hadid” con Margherita Guccione, MAXXI Architettura. L’incontro, introdotto da Elena Tinacci, Coordinatrice MAXXI Architettura, sarà l’occasione per approfondire i percorsi distanti nel tempo, ma paralleli per ambizione e determinazione, di queste due straordinarie architette.
UFFICIO STAMPA MAXXI
Fonte: Letizia D’Amato Srl