Dall’8 al 10 settembre, in programma conferenze, talk, seminari, proiezioni, incontri tra arte, fotografia, video, performance
Dimenticati o non adeguatamente indagati e celebrati, oppure emergenti: sono talenti femminili che hanno operato nel mondo dell’arte visiva, dall’Ottocento a oggi, mantenendo vivo il legame con la città e la sua storia, ad essere protagonisti di Roma Visiva 2021, rassegna che, dall’8 al 10 settembre alla Casa del Cinema, accenderà i riflettori su sguardi e voci di artiste nel loro rapporto con l’Urbe. Per tre giorni, vite e ricerche, opere e visione di più autrici saranno illustrate, omaggiate, investigate. Obiettivo è scoprire o riscoprire questa produzione artistica al femminile, contribuendo così ad offrire nuovi punti di vista su Roma, tra passato e presente, per guardare in modo nuovo anche al futuro.
Nata su impulso dell’Assessorato alla Crescita culturale, la rassegna ha il suo cuore nella call, che si è conclusa lo scorso 18 agosto, promossa da Roma Culture con la collaborazione di Casa del Cinema e Zètema Progetto Cultura. Storici e storiche dell’arte, curatori e curatrici, artisti e artiste, giornalisti e giornaliste, studenti e studentesse di Belle Arti, di Cinema e in generale studiosi e studiose di qualsiasi età, genere e nazionalità, sono stati invitati ad approfondire pagine di storia delle artiste a Roma, spaziando tra fotografia, video-arte, attività performative riprodotte, arte figurativa e plastica.
I progetti così selezionati si affiancano a interventi di esperti e personalità istituzionali in un articolato programma di talk, conferenze, presentazioni, seminari, proiezioni. Il calendario aggiornato è disponibile sul sito Roma Culture e sui social con l’hashtag #RomaVisiva2021.
Ad aprire la rassegna, mercoledì 8, alle 15, dopo i saluti istituzionali, sarà la proiezione di alcune puntate prodotte da Rai Documentari de “La prima donna che”, pillole di tre minuti che attraverso materiali d’archivio e voci di giovani testimonial raccontano le storie di donne pioniere in tutti i campi contro gli stereotipi femminili.
Ad illustrare il progetto e la collaborazione tra Roma Capitale e Rai, l’Assessora alla Crescita Culturale Lorenza Fruci, il Direttore Documentari Duilio Giammaria, l’ideatrice Alessandra Di Michele Bragadin e due delle voci narranti delle pillole, Annaflavia Merluzzi, studentessa di Filosofia, e Laura De Luca, studentessa di Scienze dell’Educazione. Grazie a Rai Teche nei giorni successivi della rassegna verranno proposte altre venticinque pillole (durata: 2′ ciascuna) de “La prima donna che”.
Seguirà l’intervento della Direttrice Rai Fiction Maria Pia Ammirati sul rapporto tra la rappresentazione femminile e l’immaginario televisivo.
Alle 16, Piersandra Di Matteo, docente Iuav di arti performative e curatrice, affronterà il tema “Cura e performatività come agire politico”, mentre Anna Bisogno, Professore Associato di Cinema Radio Televisione presso l’Università Mercatorum, parlerà di “Immagini e immaginario. La Roma di Raffaella Carrà”.
Alle 17, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali, proporrà un intervento dal titolo “Gallerie d’arte in rosa”. A seguire lo storico dell’arte Costantino D’Orazio presenterà il suo libro “Vite di artiste eccellenti” e l’autrice Enza Plotino, in video, chiuderà con la presentazione del suo volume “Percorsi femminili a Roma”.
Sarà Clara Tosi Pamphili ad introdurre i vari ospiti e a dialogare con loro, conducendo il programma della giornata dell’8 settembre. Al termine del pomeriggio di appuntamenti, sarà proiettata la puntata della docuserie del 2018 “Illuminate” dedicata a Palma Bucarelli (durata: 60′), diretta da Elisa Amoruso.
Nelle giornate successive, l’attenzione sarà incentrata sui progetti selezionati nell’ambito della call.
Giovedì 9, alle 10.30, la scena sarà per l’incontro “Topazia Alliata, una donna del Novecento, un’artista eclettica” a cura di Silvia Lamia, Maria Luisa Maricchiolo, Chiara Pasanisi, sulla figura di Topazia Alliata (Palermo 1913 – Roma 2015), artista d’avanguardia che, nel 1959, ha fondato a Roma la Galleria Trastevere, esponendo opere di talenti misconosciuti e pittori d’avanguardia, nazionali e internazionali.
Alle 11.30, in programma “Elisa Magri: artista, gallerista e scrittrice”, a cura di Elisa Francesconi, che presenta i primi risultati di una ricerca in corso presso il neo costituito Archivio Mario Carbone e Elisa Magri su Elisa Magri (Milano 1933 – Roma 2018), artista, documentarista, gallerista e scrittrice, evidenziando la posizione centrale nella promozione dell’arte a Roma, nelle vesti di direttrice della Galleria CIAK, e il dialogo con le pittrici Antonietta Raphael e Titina Maselli, la scultrice e gallerista Rita Cimara.
Nel pomeriggio, alle 15.30, gli incontri riprenderanno con Gabriella Romano: sguardi e parole di donne, a cura di NOIDONNE, che indaga il lavoro della scrittrice, regista e documentarista, da sempre impegnata a raccontare il femminile. Saranno presentati estratti di documentari realizzati da Gabriella Romano, commentati dall’autrice con esperte di NOIDONNE.
Alle 16.30 Cornelia Mittendorfer presenterà il libro “Wissen.sapere”, peregrinare fotografico, frutto del legame che ha con Roma da oltre quarant’anni. Parteciperà la giornalista Christina Höfferer.
“È Street art: arte da uomini?” il titolo dell’intervento a cura di Livia Fabiani, alle 17.30: il racconto dell’attività delle protagoniste dell’arte urbana a Roma consentirà di meditare sull’arte al femminile open air, rileggendo la storia della street art.
Ricco anche il programma di venerdì 10 settembre. Alle 10.30, Greta Boldorini con il focus “Agnese De Donato. Da libraria a fotografa nella Roma degli anni ’60 e ’70”, teso a ricostruire l’attività di Agnese De Donato nella Roma degli anni Sessanta, con l’apertura della libreria “Al ferro di cavallo”, punto di incontro e riferimento per letteratura, fotografia e arte.
“Sguardi sul contemporaneo”, alle 11.30, con Sophie Chiarello nell’intervento “La pandemia ombra e gli Esquilini possibili”, progetto d’installazione fotografica nato durante il primo lockdown, nel quartiere Esquilino, incentrato su volti di donne alle finestre e persiane chiuse. Con Pangea Onlus e in partnership con la rete Reama, un messaggio contro la violenza domestica.
Ultimo intervento della mattina, alle 12.30, “Mater Asilo” di Maria Crispal, con la supervisione di Laura Cherubini e la partecipazione di Raffaella Perna e Paola Ugolini: il ruolo di madre è la chiave per rileggere il tema della donna, con focus sulle azioni artistiche svoltesi nella storia contemporanea in rapporto con la Capitale.
Alle 15.30, il Women Visual Artists Database tributa le figure di Mimì Quilici Buzzacchi e Laura Grisi a Roma: Laura VdF Facchini, artista visiva e fondatrice dell’Associazione Culturale Wind Mill, presenterà il progetto Women Visual Artists Database per tutte le artiste di genere femminile del XX e XXI secolo. Previste pure la proiezione del video “Art is in your hands”, la presentazione delle figure di Mimi Quilici Buzzacchi e Laura Grisi, nonché l’azione artistica “Florilegio” di Facchini.
Seguirà, alle 16.30, “Ritratti Romani: lo sguardo fotosensibile di Ghitta Carell” a cura di Lidia Giusto. A Cavallo degli anni Trenta e Quaranta del Novecento, la fotografa ungherese Ghitta Carell decise di aprire uno studio a piazza del Popolo e fu considerata l’interprete ufficiale del potere del periodo, eseguendo, tra i tanti, i ritratti di Pio XII, Mussolini, Sarfatti.
L’ultimo appuntamento di giornata e rassegna, alle 17.30, sarà dedicato alla mostra multimediale “Mujeres argentinas (si) raccontano – Artiste dietro le quinte” a cura di Inés Grión, Leticia Marrone e Marina Rivera, che documenta il percorso artistico e di vita di sette donne argentine migrate a Roma: Karina Filomena (ballerina), Silvana Chiozza (pittrice), Irma Carolina Di Monte (attrice), Marcela Szurkalo (cantante e ballerina), Yanina Lombardi (musicista), Yamila Suárez (attrice) e Sofía Karakachoff (videomaker e musicista).
L’ingresso agli eventi è gratuito fino ad esaurimento posti. Per informazioni culture.roma.it.
Fonte:Lorenzo Vincenti – Zètema Progetto Cultura