In occasione di “Alice nella città”, Campari Lab presenta in anteprima “Beyond Passion”: la serie di cortometraggi realizzata dagli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia
Proiettati ieri in esclusiva i cinque cortometraggi della seconda edizione del progetto Campari Lab, all’interno della sezione autonoma e parallela della
Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni.
Protagonisti della serata gli studenti autori delle opere e
la madrina d’eccezione e “mentore” dell’iniziativa Carolina Crescentini.
È stata presentata in esclusiva ieri sera, 24 ottobre, “Beyond Passion”, la serie di cortometraggi realizzata dagli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia nell’ambito del progetto Campari Lab. La proiezione è avvenuta all’interno di “Alice nella Città” – la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni. Ospiti d’eccezione della serata, gli studenti che hanno realizzato l’intrigante opera e Carolina Crescentini, madrina e mentore del progetto.
Giunto alla seconda edizione, Campari LAB è il laboratorio didattico che, realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, promuove la ricerca di nuovi linguaggi cinematografici e ha l’obiettivo di far emergere i nuovi talenti del panorama cinematografico italiano. La sperimentazione e la valorizzazione dei giovani emergenti, infatti, sono valori che da sempre fanno parte del DNA di Campari.
L’affermata attrice italiana – essa stessa ex alunna del Centro Sperimentale di Cinematografia – ha seguito fin dall’inizio i ragazzi nella strada che li ha portati alla realizzazione di questa serie antologica composta da cinque film autonomi, collegati tra loro da un unico tema: la Red Passion. Il filo conduttore di tutti i cortometraggi è infatti quell’impulso irresistibile che è dentro ognuno di noi e che trasforma la passione in una creazione straordinaria.
La serie racconta, nello specifico, la storia di cinque persone dal talento unico, che riescono a individuare il modo più adatto a sprigionare la loro energia e spingersi oltre i propri confini. La realtà così com’è, infatti, non basta più e, per questa ragione, si trovano costretti a modificarla, cambiarne le regole e i punti di vista al fine di realizzare qualcosa di unico. Tutto ciò grazie al superamento delle barriere – fisiche, sociali, mentali – che li porta a trasformare le proprie intuizioni in azioni e creazioni eccezionali. La loro realizzazione personale passa inevitabilmente attraverso la creazione: senza di essa non possono compiere il proprio cammino e diventare chi sono: creare, per loro, significa vivere.
“Overlay beauty”, di Noemi Trazzi, è la storia di una fotografa che, grazie alla sperimentazione, riesce a definire un sorprendente accordo tra ritratto e architettura. “Vision”, di Davide Vicari, racconta, invece, la creazione dell’opera coinvolgente di un famoso 3D-Artist che cerca di conciliare realtà e finzione. “A Cosmic Mind”, di Isabella Gallo, ha come protagonista una giovane astrofisica che, creando una connessione tra i suoi movimenti e l’espansione dell’universo, arriva a scoprire un nuovo corpo celeste. In “Ispiring Melody”, di Lisa Consolini, una nota violoncellista acquisisce la capacità di ascoltare melodie provenire da ciò che la circonda, componendo così la sua prima opera. “Matter of light”, di Camilla Umbaca è, infine, la storia di un artista visivo che, ispirato dal volto di una donna, combina corpo e luce, dando così vita alla sua creazione più originale.
Nato nel 1860, Campari ha portato passione non soltanto tra i bartender di tutto il mondo, stimolandoli a creare autentici capolavori quali il Negroni e l’Americano, esempi illustri della cultura dei cocktail, ma anche nell’universo dell’arte e della creatività, ispirando artisti e filmmaker. Con il suo approccio visionario e lungimirante, il brand ha sempre allargato i propri orizzonti per spingersi oltre gli schemi, esplorando nuovi linguaggi e collaborando con i più talentuosi artisti.
Campari e il cinema
Simbolo dell’aperitivo italiano per eccellenza, Campari è per il terzo anno consecutivo main sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia.
Da sempre, Campari sceglie il mezzo cinematografico come veicolo di comunicazione per raccontare, in modo avveniristico e aspirazionale, l’essenza di un marchio che ha sancito la nascita del mito dell’aperitivo italiano nel mondo. Un connubio, quello tra Campari e il grande schermo, che trova la massima espressione nelle numerose collaborazioni con registi e attori di fama internazionale, attraverso campagne innovative che hanno scritto la storia della comunicazione di marca.
Un percorso artistico che prende il via nel 1984, quando Federico Fellini girò per Campari “Ragazza in treno”: un vero e proprio corto cinematografico che vede il celebre regista cimentarsi per la prima volta nella realizzazione di uno spot per un marchio privato.
Il sodalizio tra Campari e registi pluripremiati prosegue nel tempo e, tra le numerose collaborazioni, possono essere citate quelle con Tarsem Singh, autore della “Trilogia” negli anni Novanta, e Joel Schumacher con “L’attesa” (2011), fino ad arrivare a Paolo Sorrentino che ha firmato l’attuale campagna di comunicazione “Creation”.
Non solo registi ma anche talenti hollywoodiani del calibro di Uma Thurman, Penelope Cruz o Benicio del Toro hanno affiancato il loro nome a quello del brand in qualità di protagonisti di diverse edizioni del Calendario Campari.
Infine, Campari Red Diaries, l’ultimo progetto che utilizza il cortometraggio per portare in scena il concetto che “ogni cocktail racconta una storia”, può vantare le regie di Paolo Sorrentino, Stefano Sollima e Matteo Garrone e l’interpretazione di attori quali Clive Owen, Zoe Saldana, Ana de Armas e Adriano Giannini.
CAMPARI GROUP
Campari Group è uno dei maggiori player a livello globale nel settore degli spirit, con un portafoglio di oltre 50 marchi che si estendono fra brand a priorità globale, regionale e locale. I brand a priorità globale rappresentano il maggiore focus del Gruppo e comprendono Aperol, Appleton Estate, Campari, SKYY, Wild Turkey e Grand Marnier. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Ha un network distributivo su scala globale che raggiunge oltre 190 Paesi nel mondo, con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. La strategia del Gruppo punta a coniugare la propria crescita organica, attraverso un forte brand building, e la crescita esterna, attraverso acquisizioni mirate di marchi e business.
Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 17 impianti produttivi e in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 19 paesi. Il Gruppo impiega circa 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001.
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