Sarà presentato nella sezione Panorama Italiano di Alice nella Città – mercoledì 23 ottobre alle ore 19:00 presso la Sala Raffaella Fioretta e in replica venerdì 25 ottobre alle ore 14:30 presso la Sala Alice Timvision – il lungometraggio “Stay Still”, diretto da Elisa Mishto, con Natalia Belitski, Luisa-Celine Gaffron, Martin Wuttke, Jürgen Vogel e Giuseppe Battiston, prodotto da Andrea Stucovitz.
‘Stay Still’ è un ritratto poetico e radicale di una generazione senza nulla da perdere e nulla da guadagnare, nella storia di due giovani donne che non potrebbero essere più diverse: Julie è un’ereditiera testarda e sarcastica che celebra l’ozio e di tanto in tanto si reca volontariamente in una clinica psichiatrica per sfuggire al lavoro e alle responsabilità. Agnes, d’altra parte, è una giovane e ingenua infermiera, madre di una bimba di tre anni con un problema fondamentale: nonostante le ansie di soddisfare tutte le aspettative, ancora non ha capito cosa voglia dire essere madre. Quando le due donne si incontrano in clinica, nonostante le evidenti differenze, iniziano una ribellione che metterà a ferro e fuoco tutto e tutti quelli che gli stanno intorno.
SINOSSI
Due giovani donne che non potrebbero essere più diverse: Julie è un’ereditiera testarda e sarcastica che celebra l’ozio e di tanto in tanto si reca volontariamente in una clinica psichiatrica per sfuggire al lavoro e alle responsabilità.
Agnes, d’altra parte, è una giovane e ingenua infermiera, madre di una bimba di tre anni con un problema fondamentale: nonostante le ansie di soddisfare tutte le aspettative, ancora non ha capito cosa voglia dire essere madre. Quando le due donne si incontrano in clinica, nonostante le evidenti differenze, iniziano una ribellione che metterà a ferro e fuoco tutto e tutti quelli che gli stanno intorno. ‘Stay Still’ è un ritratto poetico e radicale di una generazione senza nulla da perdere e nulla da guadagnare.
NOTE DI REGIA
La formica ribelle Qualche anno fa, mentre giravo un documentario sulle istituzioni psichiatriche, mi sono imbattuta in qualcosa che mi ha profondamente colpita: coloro che non fanno niente. I pazienti in una clinica trascorrono spesso le loro giornate aspettando di prendere le medicine, aspettando il pranzo, la visita di un famigliare o semplicemente di stare meglio e mentre aspettano, non fanno niente. Alcuni di loro vorrebbero fare qualcosa, ma non sono in grado di farlo, mentre altri si rifiutano ostinatamente di entrare nelle fila dei membri attivi e produttivi di una societá. Proprio perché spinti forzatamente verso la periferia delle comunità in cui vivono, sono costretti a vedere il mondo da una prospettiva diversa e cominciano a porsi delle domande: lavorare è un privilegio o un obbligo? E qual è il nostro valore come esseri umani, se non siamo in grado di fare ma solo di essere? Per la prima volta mi è venuto in mente quanto possa essere doloroso e sconvolgente – ma anche liberatorio e politicamente radicale – l’atto di non fare nulla, in una società ossessionata dal produrre e consumare. Julie e Agnes sono considerate ribelli semplicemente perché si rifiutano di fare qualsiasi cosa, anche se potrebbero avere tutto. Sono le formiche insolenti che smettono di seguire gli ordini e abbandonano le fila ballando, aspettando ai bordi della strada per vedere cosa succederà.
BIOGRAFIA REGISTA
Elisa Mishto, regista e sceneggiatrice nata a Reggio Emilia e residente a Berlino, Master with Distinction in Feature Film alla Goldsmiths University di Londra. BA and MA cum laude in Communications all’Università di Bologna. Studi in Semiotica alla Humboldt University di Berlino. Studi in Cinema all’International Film College in Maine, USA. Dirige il suo primo documentario di finzione, “States of Mind”, distribuito negli USA e in Messico dalla IndiePix e in tutto il mondo dalla Wide Management. Il suo cortometraggio “Emma and the Fury” è stato proiettato in anteprima mondiale al filmfestival Max Ophüls e in anteprima internazionale al Palm Springs Film Festival. Vince per il Miglior Cortometraggio al Nottingham International Filmfestival, al Flensburger Kurzfilmtage e viene distribuito dalla Interfilm Berlin. “Stay Still” è il suo primo lungometraggio, che ha avuto l’anteprima mondiale al Munich International Film Festival, dove ha ricevuto la nomination per la Miglior Regia e la Miglior Sceneggiatura. Ha vinto il premio per la Miglior Sceneggiatura all’Endas Expo, al CineRockom International Film Festival e al Mexico International Film Festival ed è stato selezionato per i Page Awards, il Creative Worlds Award, l’European Film Festival e l’Oaxaca International Film Festival, distribuito dalla Farbfilm in Germania e dalla Intramovies per il mercato internazionale. Già attiva come video artist, come scrittrice di testi musicali, ex pugile, Elisa dal 2009 ha fondato la Festsaal Kreuzberg Boxing, società di promozione di incontri di pugilato. FILMOGRAFIA REGISTA 2019 “Stay Still“ – lungometraggio 2018 “Emma and the Fury” – cortometraggio 2012 “Micro/Macro” – corto documentario 2009 “Frauen im Ring“ – documentario 2008 “States of mind“ – documentario 2005 “Deep into the water“ – cortometraggio FILMOGRAFIA PRODUTTORE ANDREA STUCOVITZ 2019 “Efetto domino“ – lungometraggio in produzione di Alessandro Rossetto 2017 “Hannah“ – lungometraggio di Andrea Pallaoro 2017 “L’Ordine delle cose“ – lungometraggio di Andrea Segre 2016 “Unfindable“ – documentario di Egidio Eronico 2011 “Michel Petrucciani“ – lungometraggio documentario di Michael Radford
CAST TECNICO – ARTISTICO
Regia: Elisa Mishto Sceneggiatura: Elisa Mishto Produzione: Martina Haubrich, CALA Filmproduktion Berlin – Andrea Stucovitz. Partner Media Investment, Roma Co-Produttori: Cine Plus, Berlin, Farbfilm Produktionen, Farbfilm Verleih Produttore associato: It’s Complicated Finanziato da: German Cultural Fund BKM, FFA, Medienboard BerlinBrandenburg, DFFF, MIBACT- DGC Vendite internazionali: Intramovies Cast: Natalia Belitski, Luisa-Celine Gaffron, Martin Wuttke, Jürgen Vogel, Giuseppe Battiston Direzione della fotografia: Francesco Di Giacomo Montaggio: Cristiano Travaglioli, Beatrice Babin Musiche originali: Sascha Ring (Apparat) Scenografia: Sylvester Koziolek Costumi: Gitti Fuchs Titolo originale: Stillstehen Origine Germania, Italia Anno: 2019 Genere: Drammatico Durata: 90′ Formato: Digital, Color Lingua: Tedesco
Fonte Ufficio Stampa Reggi e Pizzichino