“Boost with Facebook” il programma di formazione per aiutare le pmi italiane ad accedere ai mercati globali

  • Seminari gratuiti promossi da Facebook e da EDI Confcommercio per insegnare alle PMI a utilizzare Facebook, Instagram e WhatsApp per far crescere il proprio business e accelerare l’export. Il Roadshow, dopo Roma, toccherà diverse città italiane.

  • Export: più di 194 milioni di persone nel mondo sono connesse a una PMI in Italia tramite Facebook. Il 44% delle PMI italiane presenti su Facebook ha dichiarato che grazie alla Piattaforma ha potuto vendere i propri prodotti in altri Paesi. 
  • Competenze Digitali: solo il 18,2% delle PMI italiane ritiene di aver raggiunto un livello molto alto di innovazione digitale.

 

Roma, 8 ottobre 2019 – È partito oggi da Roma “Boost with Facebook”, il programma di formazione gratuito, dedicato alle piccole e medie imprese italiane, promosso da Facebook e da EDI Confcommercio con l’obiettivo di favorirne la digitalizzazione, aiutando le PMI a far crescere il proprio business e a promuovere i prodotti del made in Italy sui mercati internazionali. L’iniziativa è stata organizzata all’interno degli spazi di Binario F, il centro italiano di Facebook dedicato alla formazione e allo sviluppo delle competenze digitali di persone, imprese, associazioni e istituzioni – ospitato presso l’Hub di LVenture Group e LUISS EnLabs alla stazione Termini di Roma. La tappa romana è la prima di un Roadshow che toccherà anche le città di Bari e Padova.

Nel corso dell’incontro di oggi, un team di esperti ha spiegato come utilizzare con successo Facebook, Instagram e WhatsApp per attrarre nuovi clienti e accelerare l’export. I partecipanti hanno avuto anche l’opportunità di confrontarsi con alcune PMI sulle opportunità offerte dalle tre piattaforme per elaborare strategie di marketing efficaci, attrarre nuovi clienti e incrementare le vendite, anche all’estero.

Le PMI sono, infatti, la spina dorsale dell’economia italiana. Nel nostro Paese sono presenti 4,5 milioni di piccole e medie imprese che rappresentano il 90% dei business, realizzano il 67,3% del fatturato nazionale e creano oltre il 99% dei posti di lavoro.[1] In Italia 3 PMI su 4 usano Facebook per la propria attività, per farsi conoscere, attrarre nuovi clienti e quasi la metà afferma di aver assunto nuovi dipendenti grazie alla crescita ottenuta usando questa Piattaforma. Su Facebook sono, infatti, attivi mensilmente 31 milioni di italiani e l’88% è collegato con almeno una piccola media impresa. Il 76% delle PMI italiane usa anche WhatsApp, e il 95% degli utilizzatori dichiara di farlo per comunicare con i clienti.[2]

In generale, più della metà delle PMI italiane si ritiene abbastanza tecnologica (59,4%), ma solo il 18,2% crede di aver raggiunto un livello molto alto di innovazione digitale. Le imprese che si sentono molto tecnologiche sono, di fatto, quelle che investono per sviluppare nuovi modelli di business (62,7%) e in funzione dell’internazionalizzazione (36%)[3]. La trasformazione digitale consente, infatti, alle piccole e medie imprese di incrementare la velocità di espansione o di individuare nuovi mercati rispetto a quelli in cui operano tradizionalmente.

Secondo i dati Istat elaborati da Censis, le PMI con 218 miliardi di euro, contribuiscono a poco più del 50% del valore delle esportazioni del nostro Paese che si attestano attorno ai 418,9 miliardi di euro[4].

Ma le Piccole e Medie Imprese continuano a preferire i canali tradizionali a soluzioni di export digitale. Infatti, l’80% esporta online ma sempre in affiancamento a strumenti offline e il 56% sostiene che solo una quota marginale del proprio fatturato prodotto all’estero è generato dall’e-commerce.[5]

 

In occasione dell’evento “Boost with Facebook”, è stato lanciato anche Made by Italy, Loved by the world, un sito accessibile a tutti gratuitamente, promosso da Facebook per aiutare le PMI a sviluppare il proprio business anche attraverso l’export,  ispirato al principio che “i prodotti realizzati in Italia possano essere conosciuti e apprezzati dal mondo”. Attraverso questo sito, Facebook mette a disposizione strumenti per trovare un’audience globale e per promuovere la propria attività. Sono presenti anche esempi concreti di piccoli imprenditori, come Mukako, Fratelli Saraceni e Velasca, che sono riusciti a crescere e a consolidare la propria attività attraverso le piattaforme digitali.

Ai titolari di aziende che si affacciamo per la prima volta al digitale, ai leader di Community e a persone in cerca di opportunità lavorative Facebook mette, invece, a disposizione gratuitamente il sito Boost with Facebook, con programmi di formazione e strumenti di e-learning gratuiti come Blueprint, soluzioni gratuite come le Pagine o Jobs, il nuovo strumento che consente alle aziende di pubblicare annunci per posizioni aperte e aiuta le persone a candidarsi alle offerte di lavoro direttamente su Facebook.

L’Italia è, infatti, il fanalino di coda dei Paesi OCSE per digital skill, solo un terzo delle persone tra i 16 e i 64 anni è, infatti, in grado di usare Internet in modo articolato, andando oltre la semplice navigazione.[6] Le stesse PMI italiane confermano la necessità di formazione perché le competenze digitali sono diventate un requisito imprescindibile e l’87% afferma che le digital skill di una persona sono più importanti del percorso scolastico in fase di assunzione di nuovi dipendenti[7].

 

“Il digitale è una straordinaria opportunità di crescita per le PMI perché aumenta il loro raggio d’azione e favorisce l’export. – ha dichiarato Laura Bononcini, Public Policy Director Southern Europe di Facebook – Oggi, oltre 194 milioni di persone nel mondo sono connesse a una PMI italiana tramite Facebook e il 44% delle PMI italiane presenti sulla Piattaforma ha dichiarato che grazie a Facebook ha potuto vendere i propri prodotti in altri Paesi. Il progetto sviluppato con EDI Confcommercio rappresenta quindi un’opportunità concreta per le PMI per acquisire competenze digitali per diventare più competitive, crescere sui mercati internazionali e promuovere ulteriormente il made in Italy nel mondo”.

“La mission principale di EDI Confcommercio è quella di colmare il gap culturale che divide gran parte delle PMI italiane dal mondo digitale. – dichiara Alessandro Micheli, Presidente Edi Confcommercio – La partnership con Facebook fa parte di un processo di informazione e formazione sui temi digitali delle oltre 700.000 imprese associate a Confcommercio. Un percorso volto ad aumentare non solo le competenze nell’utilizzo degli strumenti ma soprattutto la consapevolezza dell’importanza che riveste oggi il saper utilizzare in chiave strategica gli strumenti che il digitale mette a disposizione delle PMI. Perché l’innovazione digitale bisogna conoscerla, capirla e poi usarla per far si che questa sia realmente un’opportunità.”

SEGUE

 

ALCUNI CASI DI SUCCESSO DI AZIENDE CHE SONO CRESCIUTE GRAZIE AL DIGITALE

 

BALLERETTE

Brand di scarpe ballerine, BallereTTe è nato nel 2015 dal desiderio dei fondatori di riempire il guardaroba delle con scarpe prodotte semi-artigianalmente in Italia da calzaturifici di lunga tradizione. Le BallereTTe sono realizzate in diversi colori, materiali e con differenti dettagli e vengono vendute in scatole trasparenti per rendere il prodotto immediatamente visibile. Una proposta unica all’interno di una nicchia di mercato come quella delle ballerine. Da quando ha fatto il suo ingresso sul mercato a oggi, BallereTTe ha aperto 9 negozi nelle principali città italiane e, attraverso il suo sito, lanciato nel 2015, è riuscita a esportare i propri prodotti in circa 60 Paesi nel mondo. La scelta di utilizzare Facebook è avvenuta  contestualmente all’apertura del sito web, con l’obiettivo di comunicare con la clientela per accrescere il numero di donne in Italia, Europa e nel resto del mondo interessate a questo tipo di calzature. I volumi di vendita del canale digitale aumentano ogni anno del 130%. BallereTTe utilizza Facebook come strumento di crescita e di sviluppo: nel settore della , e in particolare in business caratterizzati da elevato riacquisto, la riconoscibilità del marchio e la fidelizzazione della clientela sono elementi chiave di successo. Gli investimenti sulle piattaforme dell’ecosistema Facebook consentono all’azienda di sviluppare selettivamente la brand awareness, di vendere tramite campagne di re-marketing a chi già conosce il marchio e di rafforzare i rapporti con i clienti a livello nazionale e internazionale. Facebook è considerato uno strumento di comunicazione indispensabile per una boutique di moda che vuole affermarsi in una specifica nicchia di mercato.

WE MAKE-UP

We Make-up è un marchio cremonese di cosmetici, nativo digitale e rigorosamente Made in Italy.  La storia dei suoi fondatori inizia in un piccolo laboratorio cosmetico in cui studiano e sviluppano le migliori formulazioni per i marchi più rinomati. Con l’obiettivo di produrre cosmetici italiani di alta qualità per tutti i consumatori, i proprietari si sono specializzati nella formulazione di rossetti liquidi e ombretti, tutti prodotti Paraben-Free che non vengono testati sugli animali e sono venduti online unicamente sul sito lanciato nel 2016. L’anno successivo, We Make-up ha aperto le pagine Facebook e Instagram, attraverso le quali ha iniziato a comunicare direttamente con i consumatori utilizzando video e immagini che raccontavano i valori del brand e i suoi prodotti. Negli ultimi 2 anni i contenuti sponsorizzati da We Make-up hanno raggiunto 21 milioni di persone, i suoi video hanno ottenuto oltre 100 milioni di visualizzazioni e la Pagina Instagram è cresciuta molto rapidamente fino a raggiungere 180 mila follower. Nell’ultimo periodo il brand ha iniziato a utilizzare il filtro per la realtà aumentata, che consente di vedere l’effetto dei rossetti liquidi applicati sulle labbra. Questo tool rivoluzionario ha ottenuto 4 milioni di impressioni su Instagram soltanto durante il mese del lancio. We Make-up ha un ritorno medio di 3-4 volte superiore all’investimento, con picchi 58 volte superiori alla spesa pubblicitaria durante le campagne lanciate in occasione di particolari come il Black Friday o la Giornata Mondiale del rossetto.

 

 

ALFIERI ROMA

Flavio Alfieri è il fondatore di Alfieri Roma,  attività a conduzione familiare aperta nel 1960 nel cuore di Roma, in Piazza del Popolo. L’azienda vende giacche, borse e accessori in pelle, interamente realizzati da artigiani toscani, articoli che sono riusciti a esportare in tutto il mondo, rappresentando una vera e propria eccellenza made in Italy. Alfieri Roma è riuscito a combinare un’attività tradizionale con un efficace utilizzo dei social network che oggi sono diventati un indispensabile strumento di business. L’azienda vende, infatti, anche all’estero e utilizza  Facebook e Instagram per aumentare la brand awareness, il drive to store e ampliare i la clientela attraverso l’e-commerce. Alfieri Roma applica la stessa strategia digitale a Facebook e Instagram, dove pubblica contenuti sia in italiano che in inglese per coinvolgere anche una clientela internazionale. Facebook, in particolare, è diventato il primo punto di contatto con i clienti: Messenger e i commenti ai post vengono utilizzati per interagire in maniera rapida con la clientela, mantenendo un canale di comunicazione diretto ed efficace.

Facebook è diventata una vetrina online per far arrivare in negozio numerosi turisti in visita a Roma che, dopo aver acquistato in negozio, spesso decidono di recensire i prodotti e l’esperienza sulla Pagina stessa. L’azienda è riuscita a ottenere il 100% di conversione dall’utilizzo di Facebook e Instagram, e il 70% di questi clienti è costituito da stranieri.

ANTICA CAPPELLERIA TRONCARELLI DAL 1857

Fondata nel 1857 e gestita ora dalla quinta generazione della famiglia Troncarelli, l’Antica Cappelleria Troncarelli è situata nel centro storico di Roma e ha una clientela diversificata composta da gente comune, turisti e personaggi famosi. Il proprietario, Andrea Troncarelli, ha saputo mantenere questo business al passo con i tempi scegliendo di utilizzare le piattaforme social per raggiungere un pubblico più giovane.

Nel 2012 ha aperto la Pagina Facebook comunicando con una strategia creativa basata principalmente sulla condivisione delle foto dei prodotti che ha portato il 5-10% di nuovi clienti. Secondo il proprietario la maggior parte delle vendite effettuate all’estero è legata all’utilizzo di Facebook. Successivamente ha aperto anche un Profilo Instagram per raggiungere un pubblico più giovane e gli stranieri, target con i quali l’azienda interagisce anche tramite Instagram Direct.

RAZORINE

L’azienda, fondata a Roma nel 2018, produce in Italia rasoi che si ispirano alla grande tradizione delle scuole di barbiere italiane della prima metà del 20° secolo. I rasoi, realizzati in ottone migliorano l’ergonomia preservando lo spirito classico del rasoio. Il proprietario, Gianni Barletta, ha ereditato questa passione dal nonno, produttore di rasoi in plastica. Razorine è un marchio registrato con design brevettato, venduto da rivenditori online in Italia, Francia, Canada, Filippine, Taiwan e altri paesi nel mondo: l’80% del suo fatturato è legato all’export, il 20% viene realizzato in Italia.

Grazie a campagne Ads su Facebook e Instagram Razorine è stato in grado di raggiungere nuovi clienti in Italia e all’estero. Il 20% dei nuovi acquirenti di rasoi è stato generato da Facebook, il 25% da Instagram, piattaforma sulla quale Razorine utilizza per comunicare con i propri clienti anche le storie nelle quali enfatizza la qualità dei propri prodotti. Anche Messenger è un importante canale di comunicazione utilizzato dai clienti per parlare direttamente con il brand. Come strategia creativa, l’azienda ha scelto di usare i contenuti creati dagli utenti e creando anche la Pagina Razorine Fanclub dedicata al fan club del prodotto.

Per ulteriori informazioni:

 

[1] Fonte: report Istat Imprese (2018)

[2] Fonte: dati Morning Consult (gennaio 2019)

[3] Fonte: report “L’innovazione come leva di crescita: il punto di vista dei giovani imprenditori” realizzato dal Digital Transformation Institute Confcommercio con indagine CATI, su un campione rappresentativo di imprenditori italiani al di sotto dei 35 anni.

[4] Fonte: elaborazione Censis su dati Istat (2017)

[5] Fonte: Osservatorio Export Digitale della School of Management del Politecnico di Milano (2019)

[6] Fonte: Rapporto Ocse «Skills Outlook 2019 – Thriving in a digital world»

[7] Fonte: dati Morning Consult (gennaio 2019)

Fonte MSL Group – Ufficio stampa Facebook Italia

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