Il Teatro del Lido di Ostia si prepara ad accogliere un evento musicale unico e coinvolgente: il concerto della band internazionale Oddroots. La formazione, che riunisce musicisti da tutto il mondo, si esibirà domenica 13 aprile alle ore 17. Gli Oddroots sono noti per la loro capacità di fondere tradizioni musicali diverse in un mix innovativo e accattivante di reggae roots, ska, soul, jazz, funky e hip hop. Con una sezione di fiati potente e ritmiche ispirate alla musica giamaicana e africana, il loro spettacolo promette di trasportare il pubblico in un viaggio sonoro emozionante e multiculturale.
Una fusione di tradizioni musicali globali
Gli Oddroots nascono nel 2020 a Roma come gruppo ska e jazz strumentale, ispirato da band come la New York Ska Jazz Ensemble. Nel tempo, la formazione si è arricchita fino a contare 15 membri, includendo sezioni che spaziano dai fiati alle percussioni, dalle chitarre ai cori, fino alle tastiere. I musicisti provengono da diverse parti del mondo, tra cui il Senegal, la Colombia e la Germania, ciascuno portando con sé le proprie radici culturali e musicali. Questo incontro di stili e storie diverse contribuisce a creare il sound unico della band, che celebra il linguaggio universale della musica oltre le barriere culturali.
Il nome stesso del gruppo, “Oddroots”, è un omaggio a questa fusione di radici disparate che si incontrano e si contaminano, dando vita a sonorità originali e profonde. Il loro concerto sarà quindi un momento di celebrazione della diversità culturale, un esempio di come la musica possa avvicinare le persone attraverso la condivisione delle proprie tradizioni.
Il Teatro del Lido di Ostia: un palcoscenico per la cultura
Il concerto avrà luogo al Teatro del Lido di Ostia, parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale, coordinato da Zètema Progetto Cultura. Questo spazio è impegnato nella promozione di eventi artistici e culturali che attraversano la città, dal centro alle periferie, per migliorare la fruizione turistica e culturale di Roma.
La programmazione 2024-2025 dei Teatri in Comune è sostenuta dall’Unione Europea tramite Next Generation EU, come parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questa ottica, l’evento degli Oddroots si inserisce nel progetto “Il Giubileo dei Pellegrini”, che mira a portare esperienze culturali significative nei quartieri periferici, offrendo agli spettatori l’opportunità di scoprire nuove forme di espressione artistica e musicale.
Il loro spettacolo: un viaggio nella musica
La performance degli Oddroots al Teatro del Lido promette di essere un’esperienza immersiva. Sul palco, Ibrahima Ndiaye alla voce sarà affiancato da un ensemble di talentuosi musicisti: Federico Lobrano, Giorgia Giusti e Oumy N’Diaye ai cori, Giorgia Capovivo al trombone, Andrea Paoloemili e Andrea Fusacchia ai sax, Fabrizio Ballistreri alla tromba, Simon Busch alla cornetta, e molti altri al basso, alla batteria, alle chitarre, alle tastiere e alle percussioni.
Domenico Di Giosa sarà responsabile del sound engineering, garantendo una qualità audio che esalterà ogni sfumatura del loro ricco impasto musicale. Le loro esibizioni dal vivo sono note per la capacità di coinvolgere il pubblico in un’entusiasmante esperienza collettiva, facendo danzare e riflettere gli spettatori attraverso il potere e la bellezza della musica.
Ogni elemento del concerto è progettato per trasportare il pubblico in un viaggio che abbraccia continenti e culture, unendo in sé vibrazioni positive e messaggi di unità e convivenza.
Info utili
Il concerto degli Oddroots avrà luogo domenica 13 aprile alle ore 17 presso il Teatro del Lido di Ostia. I biglietti possono essere acquistati online su Vivaticket e i posti sono limitati, quindi si consiglia di prenotare in anticipo per assicurarsi un’esperienza musicale straordinaria.
Il Teatro del Lido si trova in una posizione facilmente accessibile tramite i principali mezzi di trasporto pubblico, offrendo un’ottima opportunità per chi desidera trascorrere un pomeriggio all’insegna della buona musica e della multiculturalità.
(Fonte e immagine: Diletta Maurizi)