Il progetto culturale Phonèma, ideato da Edoardo Maria Bellucci e curato da Diacronie, continua a suscitare interesse e partecipazione a Roma. Giovedì 19 dicembre, il c.s.a. Brancaleone ospiterà il terzo appuntamento di questa iniziativa, con Ivan Macera come protagonista. L’evento è un’occasione per esplorare l’universo dell’arte sonora contemporanea, coinvolgendo artisti che utilizzano le tecnologie come mezzo di creazione ed espressione. Phonèma non si limita a performance artistiche, ma include anche momenti di confronto e dibattito, rendendo la partecipazione del pubblico un elemento chiave.
L’arte sonora di Ivan Macera
Ivan Macera, artista del suono e percussionista, sarà al centro dell’evento con la sua ricerca basata sulla sperimentazione e l’improvvisazione. La sua carriera è caratterizzata da un’analisi profonda del suono, che considera un mezzo per sviluppare un ascolto consapevole. Negli anni, Macera ha lavorato su progetti che spaziano dalla creazione di oggetti sonori e sculture cinetiche alla costruzione di strumenti musicali con materiali di vario tipo. Tra il 2016 e il 2020, ha condotto una ricerca timbrica sul suono della pietra, culminata nel progetto “Diagenesi”, che esplora le frequenze generate dal processo fisico dell’assorbimento.
Attualmente, l’artista si concentra sulla costruzione di dispositivi elettromeccanici e sulla nuova liuteria, opere che si inseriscono nel mondo della sound art. Durante l’evento, Macera presenterà “Neon Chronos”, un live elettroacustico che riflette sul tempo e le possibilità del rumore. Il setup include vecchi hard disk modificati, luci al neon, floppy driver, walkman, motorini elettrici e un basso aumentato. Questi dispositivi generano suono attraverso una rotazione, creando un flusso timbrico che invita il pubblico a sostare e riflettere.
Un talk per esplorare la semiosi
Prima della performance, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a un talk con Ivan Macera, previsto per le 19.45. Durante questo incontro, l’artista condividerà le sue riflessioni sull’estetica del riciclo e l’approccio performativo alla materia sonora. Gli oggetti recuperati diventano un ponte tra il contesto esterno e l’intimità del processo artistico, mentre l’attenzione al recupero di materiali di scarto stimola un’osservazione attiva del potenziale sonoro e visivo che ci circonda.
Macera è attratto dalle possibilità meccaniche e timbriche offerte dai dispositivi di vecchia tecnologia. Il processo di “smontare” questi oggetti permette un recupero dettagliato di componenti come bulloneria, connettori e motori elettrici, che vengono riassemblati per creare nuovi significati visivi e musicali. Questo approccio riflette l’obiettivo di Phonèma di promuovere il dibattito costruttivo sul “fare arte oggi”, coinvolgendo non solo professionisti, ma anche amatori e curiosi.
Diacronie e il progetto Phonèma
Il collettivo Diacronie, fondato nel 2022, è il motore dietro il progetto Phonèma. Con sede nel Diacronie Lab, un laboratorio musicale dove si sviluppano progetti innovativi, l’associazione si dedica alla musica elettronica e alla sound art. Diacronie promuove l’espressione creativa in tutte le sue forme, curando e distribuendo opere che fondono il suono con altre discipline artistiche.
Oltre a Phonèma, Diacronie ha lanciato l’etichetta discografica Diacronie Media, che si distingue per un approccio non convenzionale alla distribuzione musicale. L’associazione è già riuscita a lasciare un segno nella scena artistica romana, grazie al suo impegno nella produzione e organizzazione di eventi. Anche se non ci sono altri appuntamenti di Phonèma in calendario, il progetto continuerà a proporre nuovi eventi nei primi mesi del 2025.
Info utili
L’evento Phonèma con Ivan Macera si terrà giovedì 19 dicembre presso il c.s.a. Brancaleone, in Via Levanna 11, a partire dalle ore 19.00. L’ingresso ha un costo di 7 euro ed è necessaria la prenotazione tramite il sito di Diacronielab. Durante la serata, sarà possibile cenare con cibi e bevande veganfriendly selezionati dalla direzione del Brancaleone.
(Fonte e immagine: Carla Romana Antolini – Ufficio Stampa)