International Jazz Day: Cecilia Sanchietti Swedish Jazz Project in Postcard from Gamla Stan

Venerdì 30 aprile alle 19.30, il Villa Pamphilj presenta in anteprima

dal vivo, trasmesso in streaming sui propri canali social, il nuovo progetto svedese di Cecilia Sanchietti, batterista, compositrice, Premio SIAE Top Jazz 2019. Il concerto fa parte del programma ufficiale dell’International Jazz Day.

Il Cecilia Sanchietti Swedish jazz Project, che pubblicherà la prossima estate il disco di composizioni originali inedite “Postcard from Gamla Stan”, è un quintetto creato dalla batterista italiana e che comprende alcuni dei musicisti jazz più autorevoli della scena svedese come Anna Lundqvist alla voce, Linus Lindblom al sax tenore e clarinetto, Simon Westman al pianoforte e Josef Kallerdahl al contrabbasso.

Nato agli inizi del 2020 dopo una prima esibizione di Cecilia Sanchietti allo Stockholm Women’s International Jazz Festival nel 2019, il quintetto ha avuto la sua evoluzione incontrandosi più volte in questi due anni tra Roma, Stoccolma e Goteborg sviluppando l’idea di unire caratteristiche vicine a una parte del jazz Nordeuropeo, con la melodicità italiana, una caratteristica compositiva tipica di Cecilia Sanchietti.
Una felice unione di atmosfere e conduzioni Nord Europee con melodie e fraseggi più marcati e caratteristici che scaturiscono in un suono moderno e ricco di contaminazioni pop-jazz, folk, ECM.
Il progetto realizzato – sin dai suoi esordi – in collaborazione con l’Istituto Italiano di di Stoccolma “C.M. Lerici” e l’Ambasciata svedese a Roma, è inoltre supportato da MusikVerket, agenzia svedese che produce e promuove progetti artistici svedesi di qualità all’estero.

Dopo il secondo progetto, che dà il nome anche all’album La terza via, premio SIAE 2019, dedicato al coraggio, il nuovo progetto internazionale da leader è centrato sulla gentilezza.
Cecilia Sanchietti, batterista, compositrice, Top Jazz 2019, con “Postcard from Gamla Stan”, propone un percorso in continuità con la sua precedente musica, una nuova tappa, che fa della gentilezza una virtù e uno strumento importante di democrazia e trasformazione, del mondo, oltre che di auto-affermazione.
Come sottolinea la Sanchietti: “Gentilezza, concetto molto lontano dal luogo comune del buonismo, ma vissuto come capacità di apertura verso gli altri e di ritorno in termini di nuove strade, relazioni, nuove possibilità. La gentilezza, che se fatta in sincerità torna sempre indietro, così come la verità”.
Coraggio e gentilezza, due punti chiave, quindi, del suo percorso musicale di conoscenza e di crescita, due elementi della stessa strada, fatta di ascolto, azione e responsabilità.

CECILIA SANCHIETTI
Batterista, compositrice, didatta, direttrice di JazzMine Network (gender balance in jazz). Artista nel roster degli Istituti Italiani di Cultura all’estero (CIDIM), con concerti già realizzati in Turchia e Città del Vaticano. Vincitrice della TOP Jazz 2019, Nuovo Talento Italiano. Premio SIAE 2019.
Vincitrice per Sabian brand del contest internazionale NYC “HLGC 2017”, diretto a batteriste da tutto il mondo. Nel 2009 riceve l’“Outstanding Musicianship Award” per musicisti di talento dal Berklee College di Boston.
Compositrice e leader di due Album, entrambi presentati in tour internazionali (Italia, Croazia, Polonia, UK, Turchia, Svezia WinJazz Stockholm Jazz Festival, Germania, Belgio): “La terza via – The third side of the coin” “BluJazz” di Chicago 2018; “Circle Time” nel 2015 con la Alfa Music, il primo recensito da Downbeat nel 2018, Musica Jazz, Midwest Record e molti altri in Italia e all’estero.
Ha collaborato e collabora (tra gli altri) con: Marco Siniscalco, Pierpaolo Principato, Nicolas Kummert (BG), David Boato, Marco Guidolotti, Francesca Tandoi, Enrico Zanisi, Danilo Riccardi, Pierpaolo Ranieri, Alessandro Gwis, Susanna Stivali, Enrico Intra, Jacopo Sipari da Pescasseroli e l’Orchestra Pacem in Terris, Bill Hart (USA), Alex Woods (UK), Lela Kaplovitz (HR), Igor Gehenot (BG), David e Anders Back (SW).
Ha collaborato all’interno dell’Orchestra del 41esimo parallelo con: Javier Girotto, Rita Marcotulli, Giovanna Marini, Nada, Andrea Satta, Lucilla Galeazzi, Cristina Comencini, Lunetta Savino, Gabriella Aiello, Raffaella Misiti.
Altre importanti collaborazioni in ambito teatrale e cantautorato: Carmen Consoli 2011, Luca Madonia, Movin Melvin Brown, Marco Rea, Mariangela Aruanno.

ANNA LUNDQVIST 
Anna è nata a Stoccolma, ma è cresciuta in un piccolo villaggio chiamato Mellerud nella Svezia occidentale, in una famiglia dove entrambi i genitori erano musicisti, compositori/arrangiatori e direttori d’orchestra. Ha frequentato il liceo musicale a Karlstad e ha partecipato al programma per musicisti jazz alla Skurups Folkhögskola. Si è laureata nel 2000 e da allora lavora professionalmente come vocalist jazz e compositrice. Anna Lundqvist Quintet è da sempre il suo progetto principale. Ha fondato il gruppo affermando il suo nome sulla scena jazz svedese nel 2005. Con il quintetto ha pubblicato cinque album molto acclamati. L’ultimo, “MEWE” (2017), ha ottenuto ottime recensioni in tutto il mondo ed è stato anche nominato per il premio “jazz dell’anno 2018” al prestigioso Manifestgalan di Stoccolma. Oltre ad ALQ, guida anche Anna Lundqvist Lisboa Cinco, una band con sede nella sua amata “seconda casa” Lisbona e a Stoccolma fa parte del duo Anna Lundqvist & Jonas André (piano). Fin dall’inizio, ha deciso di concentrarsi sulle proprie composizioni e progetti, un forte segno distintivo della sua carriera. Ha anche lavorato come produttrice per altri musicisti, sia nel jazz che in altri generi. Occasionalmente lavora come freelance in progetti musicali temporanei come vocalista e compositrice, o come docente universitario di tecnica vocale, ensemble jazz (interplay/improvvisazione) e composizione.

SIMON WESTMAN
Simon Westman (nato nel 1979 a Jakarta, Indonesia) è cresciuto a Sundsvall, la parte settentrionale della Svezia. Nel 2000 ha frequentato l’Università di musica di Göteborg iniziando i suoi studi di pianoforte jazz con Anders Persson e altri.
Dopo la laurea nel 2005, Simon ha continuato i suoi studi di pianoforte jazz all’Università di Musica di Colonia in Germania, dove ha avuto il privilegio di avere come insegnante il pianista jazz britannico John Taylor. Nel 2010 Simon ha iniziato a suonare in trio con il bassista Magnus Bergström e il batterista Magnus Gran, molto elogiati sia per il loro suono che per la musica proposta, un misto di musica popolare svedese, musica contemporanea europea e standard jazz americani. Nella primavera del 2019 Simon ha iniziato a comporre musica originale per il trio, e nel gennaio 2020 hanno registrato il loro album di debutto Stay a while, al Nilento Studio di Kållered, Gothenburg. Il disco è stato pubblicato nel maggio 2020 alla Prophone Records, e ha ricevuto buone recensioni dalle riviste musicali svedesi OrkesterJournalen e LIRA, tra le altre.
È pianista in diversi gruppi jazz svedesi (AGLAIA, Alexander Lövmark Perfect Storm Band, Henrik Gad Quartet, Anders Boson Jazz Orchestra, tra gli altri) ha fatto tour in Germania e Giappone e si è esibito al Montreux Jazz Festival.
Nell’agosto 2020, Simon ha iniziato la collaborazione con il Cecilia Sanchietti Swedish Jazz Project, progetto internazionale della batterista e compositrice Cecilia Sanchietti

LINUS LINDBLOM
Il pluripremiato sassofonista e compositore Linus Lindblom ha studiato al Royal College of Music di Stoccolma, Svezia. The Lines – il suo album di debutto come leader è stato pubblicato nel 2007. La più rinomata rivista jazz svedese Orkesterjournalen lo ha definito “Uno dei migliori album jazz svedesi di quest’anno”. La musica è stata presentata alla radio e alla TV nazionale. Lindblom ha ricevuto il premio Jazzkatten dalla radio svedese l’anno seguente.
Objets Trouvés, uscito nel 2012, lo ha ulteriormente riconosciuto come musicista e compositore creativo. La stampa lo ha definito come compositore brillante e come uno dei migliori giovani sassofonisti svedesi.
Lindblom ha ricevuto il prestigioso premio dalla Bert Levin Foundation nel 2014, con questa motivazione: “Linus Lindblom ha il suo mondo musicale sia come sassofonista che come compositore. È un musicista molto personale che merita un riconoscimento. Con grande integrità e radici stilistiche nel ricco terreno degli anni ’60 combina il lirismo e la malinconia nordica con le tradizioni del jazz. Linus Lindblom si muove a suo agio nel passato, nel presente e nel futuro. Sempre con freschezza e originalità”.
Sanctuary – La terza uscita di Lindblom ha introdotto una formazione rivista con il pianista Carl Bagge, il bassista Pär-Ola Landin e il batterista Konrad Agnas. L’album ha ricevuto il plauso della critica in Europa e negli Stati Uniti ed è stato nominato una delle migliori uscite del 2016 da All About Jazz.

JOSEF KALLERDAHL
Josef Kallerdahl è un contrabbassista e bassista elettrico, nato a Göteborg 1979, che vive e lavora a Stoccolma dal 2006. Con la sua personalità e curiosità musicale ha contribuito alle carriere di gruppi come il jazztrio MUSICMUSICMUSIC, il gruppo di tango da camera New Tide Orquesta e il progetto sperimentale YouTube jazz Nils Berg Cinemacope tra molti altri.
Josef lavora sia come musicista che come compositore e il suo lavoro lo ha portato in festival in tutta Europa e Canada, USA, Messico, Islanda, Russia, Turchia, Georgia, Ucraina, Algeria, Sud Africa, Thailandia, Giappone, Cina e Australia tra gli altri paesi.

 

Postcard from Gamla Stan è realizzato in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma “C.M. Lerici”, Ambasciata svedese a Roma e Teatro Villa Pamphilj (Dir. Artistica Veronica Olmi, è supportato da MusikVerket e rientra nel programma Roma Culture.

Teatro Villa Pamphilj – Villa Doria Pamphilj Via di San Pancrazio 10 – P.zza S. Pancrazio 9/a, Roma
Orario segreteria: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Info tel. 06 5814176 

Ufficio stampa Fabiana Manuelli 

 

 

 

 

Fonte: ufficio stampa – Fabiana Manuelli

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