Le costellazioni invernali e il mistero di Sirio al Museo Geopaleontologico di Rocca di Cave

La serata osservativa sarà preceduta dallo spettacolo di planetario “Piramidi e obelischi, testimonianze di culti e conoscenze astronomiche in Egitto e nel mondo antico”

25 Gennaio 2020

Dalle 15.00

Museo Geopaleontologico di Rocca di Cave

Piazza della Torre 11, Rocca di Cave (Roma)

Il Dipartimento di Scienze di Roma Tre (Dipartimento di Eccellenza italiano), in collaborazione con il Comune di Rocca di Cave e il Gruppo Astrofili CDS-Hipparcos, organizza il 25 Gennaio lo spettacolo di planetario “Piramidi e obelischi, testimonianze di culti e conoscenze astronomiche in Egitto e nel mondo antico” e la serata osservativa “Le costellazioni invernali e il mistero di Sirio”. L’attività si svolgerà presso il planetario e la stazione osservativa del Museo Geopaleontologico “Ardito Desio” di Rocca di Cave (RM).

La giornata si apre alle 15.00 con l’escursione geopaleontologica nel territorio comunale di Rocca di Cave, dove si rinvengono numerosi affioramenti fossiliferi relativi alla presenza di una scogliera corallina del Cretacico Superiore.

Alle 17.00 uno spettacolo di planetario da titolo “Piramidi e obelischi, testimonianze di culti e conoscenze astronomiche in Egitto e nel mondo antico”, presso la struttura annessa al museo recentemente inaugurata, dotata di una cupola di 10 metri di diametro, la più grande del Lazio. Nel corso dello spettacolo si parlerà delle grandi piramidi dell’area di Giza, realizzate durante la IV dinastia (circa 2700 A.C.), che rappresentano la massima testimonianza del megalitismo, che dal neolitico all’Età del Bronzo recente ha lasciato sorprendenti testimonianze dei culti e delle conoscenze astronomiche di popoli diffusi in un vastissimo areale del mondo antico. Fino dagli anni Sessanta del secolo scorso gli archeologi hanno evidenziato che le piramidi sono allineate astronomicamente e che alcune caratteristiche costruttive sono puntate precisamente, per credenze religiose-astrali, alla stella polare dell’epoca, l’alfa Draconis.

Gli obelischi, chiamati dagli egizi Tekhet, costruiti principalmente tra la XVIII e la XXVI dinastia (circa 1500-600 A.C.), rappresentavano un aspetto del culto solare. Dodici di questi furono trasportati a Roma fra il I sec a.C. e il IV d.C., rendendola la città con il maggior numero di obelischi al mondo. Augusto utilizzò l’obelisco di Psammetico per realizzare il maggiore orologio solare dell’antichità, l’Horologium Augusti al Campo Marzio. Questa gigantesca meridiana fu realizzata con le massime conoscenze astronomiche dell’epoca e usata per verificare la correttezza della riforma calendariale, voluta da Giulio Cesare nel 45 a.C. Alcuni degli obelischi che adornano le piazze Roma furono ricollocati, alla fine del Cinquecento, con precise finalità mistico-architettoniche.

Alle 19:00 l’evento proseguirà con la serata osservativa che prevede una breve conferenza introduttiva seguita dall’osservazione del cielo invernale e delle principali costellazioni visibili, sotto la guida di un esperto. Il programma proseguirà con la suggestiva osservazione al telescopio dei principali oggetti celesti.

La serata è dedicata alla conoscenza del cielo invernale. All’inizio delle lunghe notti di gennaio, volgendo lo sguardo a Est, appare alto sull’orizzonte l’inconfondibile disegno del Toro, più in basso Orione il gigante, ormai completamente visibile, è accompagnato dai fedeli cani Sirio e Procione. Sirio (mag -1.47) nel Cane maggiore è la stella più luminosa dei due emisferi. Si tratta di una stella bianco-azzurra, a solo 8 anni luce di distanza dal Sole, su cui le testimonianze storiche e le leggende evidenziano insolite peculiarità. Gli astronomi ellenistici, fra cui Tolomeo, la descrivevano “Rubra”, rossa; leggende arabe narrano che si sarebbe spostata in cielo attraversando la Via Lattea; ancora, i Dogon, un popolo dell’Africa occidentale, sapevano che era costituita da un sistema stellare triplo. Per gli antichi egizi Sirio era Iside-Sothis, la sposa di Osiride-Orione, che lo seguiva come in un corteo in una barca, rappresentata dalle stelle della Lepre, solcando il Nilo celeste, la nostra Via Lattea. La levata eliaca di Sirio, ai primi di luglio, coincideva con la piena annuale del Nilo e l’inizio dell’anno Sothiaco nel calendario egiziano. Insieme a Betelgeuse e Procione costituisce il cosiddetto Triangolo invernale. 

PROGRAMMA DELL’EVENTO

Ore 15:00

ESCURSIONE AL SENTIERO GEOPALEONTOLOGICO.

Attraverso 100 milioni di anni

L’attività è SU PRENOTAZIONE. Inviare una mail a info.hipparcos@gmail.com indicando nome, numero di partecipanti e recapito telefonico.

Ore 17:00

SPETTACOLO PLANETARIO

“Piramidi e obelischi, testimonianze di culti e conoscenze astronomiche in Egitto e nel mondo antico”

Ore 19:00

SERATA OSSERVATIVA*

“Le costellazioni invernali e il mistero di Sirio”

L’attività è SU PRENOTAZIONE. Inviare una mail a info.hipparcos@gmail.com indicando nome, numero di partecipanti e recapito telefonico.

* La serata osservativa non si svolgerà in caso di maltempo.

COSTI: escursione 5€, spettacolo al Planetario 5 €, Serata osservativa 6 €, combinazione di 2 attività 8 €, combinazione di 3 attività 12€ (ingresso gratuito bambini fino a 7 anni e persone con disabilità)

APPUNTAMENTO: L’ appuntamento per l’escursione e per la serata sono presso la biglietteria del Museo piazza della Torre 11; Rocca di Cave; per gli spettacoli al Planetario, presso la sede in Via del Colle Pozzo,1, Rocca di Cave.

Le serate si svolgono a 1000 metri di quota, pertanto SI CONSIGLIA ABBIGLIAMENTO E CALZATURE ADEGUATO ALL’AMBIENTE MONTANO.

Fonte Ufficio Stampa Università Roma Tre

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