Vernissage 6 dicembre dalle ore 18.30 – Via Giulia 111 – Roberto Di Costanzo Atelier
La sobrietà dell’inchiostro e la passionalità del gessetto si fondono in un viaggio tra arte ed architettura che unisce Roma, Milano e Parigi, in un viaggio onirico e visionario: questo è il Carnet di Voyage dell’artista Roberto Di Costanzo.
Città che l’artista ha vissuto, alle quali tributa un omaggio, ognuna per avere rappresentato stralci di vita, legami artistici e personali.
Un amore, quello per il disegno dell’architettura che nasce dopo gli anni di scenografia e costume trascorsi col premio Oscar Piero Tosi presso il Centro sperimentale di Cinematografia dove l’artista ha acquisito abilità tecniche e stilistiche nel disegno progettuale scenografico e nella bozzettistica per il cinema.
In questa nuova personale sarà narrato un vero e proprio carnet de voyage, nostalgico ma contemporaneo nella sua più profonda espressività, perché, secondo il Di Costanzo, bisogna “narrare il contemporaneo, sentire, attraverso la nostalgia della grafica, dei grandi disegnatori, dei viaggiatori del grand tour, degli architetti e scenografi visionari”, questa è la vera essenza del disegno, che parte dal semplice bozzetto per poi sublimarsi nella più sofisticata delle scenografie.
Una passione quella per i “diari di viaggio” che è già stata fonte di un sodalizio artistico, per le pubblicazioni di Roma e Parigi, con Editions Nomades, prestigioso editore francese, specializzato nel carnet de voyage.
Il viaggio artistico del Di Costanzo parte da Roma, città che gli ha donato l’amore per l’arte, a cui deve tutta la sua formazione artistica, da Via Giulia, simbolo, appunto, del rinascimento italiano, a cui da sempre fa riferimento l’artista, passando per il quartiere Coppedè, che rappresenta la sua matrice di illustratore visionario per terminare in una episodica suggestione razionalista dell’EUR, del suo Colosseo quadrato.
Il Carnet de voyage prosegue nel rinascimento meneghino, attraverso “La casa degli Omenoni”, a cui tributa un particolare della facciata cinquecentesca, per poi proseguire in una personalissima ed ispirata visione del cortile della Pinacoteca di Brera e del Duomo di Milano.
L’itinerario nell’arte si conclude in una Parigi surreale, dalla quale Roberto Di Costanzo trae sempre ispirazione, nella quale il disegno miscela sapientemente l’austerità parigina con la plasticità del Barocco Romano.
Melange architettonici prendono vita, fusioni tra la visione e la realtà, ove l’uso delle chiavi di studio architettoniche vengono ingentilite dal disegno, trasformandosi in combinazioni di elementi, tra i simboli dell’architettura capitolina e quelli della capitale transalpina, tra i quali spiccano per maestosità Trinità dei Monti e Notre Dame, Tour Eiffel e il Colosseo, Versailles e la Cupola di San Pietro.
L’atelier d’arte, di recente inaugurazione, si arricchisce, quindi, di circa venti opere provenienti da prestigiose gallerie italiane ed internazionali (Galerie de La Sabliere a Parigi, 28 Piazza di Pietra e SpazioCima a Roma, Maiocchi 15 a Milano) e da alcune collezioni private.
La mostra sarà visitabile dal 7 dicembre al 25 gennaio dal martedì al sabato dalle 15.00 dalle 20.00 o su appuntamento.
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/556275675148367/
Brevi cenni biografici di Roberto Di Costanzo:
Una carriera artistica quella del Di Costanzo che lo ha portato ad esporre le sue opere in prestigiose gallerie e luoghi istituzionali italiani ed esteri, quali l’Espace Cardin di Parigi, su invito del Maestro Pierre Cardin (Patrocinio dell’Ambasciata Italiana), l’esposizione presso la Casa dell’Architettura di Roma (Patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Roma), l’esposizione presso l’Istituto di Cultura Francese Centre Saint-Louis (con l’autorevole Patrocinio sia dell’Ambasciata Italiana presso la Santa Sede sia del maestro Pierre Cardin), e alla 71sima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia durante la quale rende omaggio a Federico Fellini con una serie di illustrazioni a china ispirate ai suoi film.
Ha presentato i suoi numerosi libri illustrati al Salon du livre di Le Mans, al Salon du livre di Parigi, alla Fiera dell’editoria di Roma e al Salone del libro di Torino, collabora come illustratore per numerose case editrici italiane ed estere, tra le quali Editions Nomades.
Le sue opere figurano in collezioni private e nelle gallerie Galerie de La Sabliere (Parigi), 28 Piazza di Pietra (Roma), Maiocchi 15 (Milano).
Ad oggi, inoltre, è docente presso l’Accademia Italiana di Roma di “Iconografia e disegno anatomico” e “Disegno dell’architettura”, presso l’Accademia del Lusso di Roma di “Storia del costume”, presso la RUFA di “nudo artistico”. Conduce workshop e seminari di landscapes drawings in Italia e all’estero. Da ottobre 2019 ha aperto il suo atelier d’arte nel cuore di Via Giulia a Roma
Tra le sue ultime mostre personali ricordiamo:
2019 “Arcadia – Storie di trionfi a corte” SpazioCima (Roma, Italia)
2018 “Discours d’Amour” presso Galleria 28 Piazza di Pietra (Roma, Italia)
2018 “Rome rencontre Paris” presso Galerie de la Sablière (Parigi, Francia)
2018 “Tributo a Milano” presso Galleria Maiocchi15 (Milano, Italia)
2017 “Doppio Senso” con il maestro Ettore Greco presso SpazioCima (Roma, Italia)
2017 “Tributo a Roma” presso Teatro Sala Umberto (Roma, Italia)
2017 “Human Landscape” presso Galleria 28 Piazza di Pietra (Roma, Italia)
2017 “La mia isola” presso le Terrazze di Eolo (Stromboli, Italia)
2017 “Gatsby in Rome” presso Gatsby Cafe (Roma, Italia)
2017 “Roma Amor” presso P&G Events Via Margutta (Roma, Italia)
Si ringraziano gli sponsor:
Wine Not Italy: Nasce 3 anni fa. Alessandra D’Onofrio founder & CEO dichiara “L’idea era quella di mettere in evidenza molti vini italiani premiati, non molto conosciuti nel Regno Unito, così decisi di aprire le porte a Londra e di promuovere questi vini eccezionali a un prezzo competitivo ed ecco il primo e-commerce in cui ogni tua scelta sarà eccellente e garantita”.
Sabelli: Il caseificio nasce nel 1921 nel Molise. L’azienda cresce fino ad aprire l’attuale stabilimento nella zona di Ascoli Piceno.
La bontà dei prodotti si coniuga sempre con i valori e la responsabilità d’impresa, con l’attenzione al territorio e con la sostenibilità ambientale.
Fonte Ufficio Stampa Stefania Vaghi