Autore: Donata Zocche
Se chiudo gli occhi, l’ultimo romanzo della scrittrice romana Simona Sparaco (Giunti Editore), è un libro pieno di luce, di colori e di magia. Vibra della sensazione, come suggerisce il titolo, che si prova quando si distoglie lo sguardo dal mondo materiale e lo si rivolge a quello interiore, ai sentimenti, ai ricordi, a chi siamo veramente.Si apre con Viola, la protagonista, nello studio fotografico dove lavora dopo aver accantonato i suoi sogni. E’ lì, tra gli scatti che ritraggono le vite di tanti sconosciuti, che ricompare suo padre. Non lo vede da anni quell’uomo, scultore di successo cha ha…
Valentina D’Urbano sceglie per il suo ultimo fortunato romanzo Quella vita che ci manca (Edizioni Longanesi) la stessa ambientazione del libro d’esordio Il rumore dei tuoi passi. La Fortezza, quartiere immaginario della periferia romana, si inserisce nella trama fin dalle prime pagine, la anima di tensione, e ne diventa, oltre che scenario, interprete. Le case occupate, gli allacci abusivi, le strade disseminate di fango e d’immondizia non sono solo connotazione urbana, ma anche personale, perché se sei della Fortezza “ce l’hai scritto in fronte da dove vieni”.
E’ l’espressione delle nostre paure più profonde, Terrarium, l’ultimo romanzo di Giorgio Manacorda edito da Voland. In un mondo dove il cielo è di un giallo violento, gli alberi sono blu e piove acqua nera, i pochi uomini sopravvissuti sono preda di rettili mutanti. Non è chiaro se questa catastrofe ambientale sia stata causata dalla mano dell’uomo o dalle forze della natura, ma è proprio questo a renderla credibile, possibile in un futuro vicino e inquietante.
E’ il febbraio del 2013. Un elicottero si alza in volo per portare papa Ratzinger a Castel Gandolfo, lasciando il trono di Pietro vuoto e tutto il mondo senza parole. Comincia così, in un clima di attesa e di sconcerto, Il dono delle lacrime di Giovanni Ricciardi (Fazi Editore), quinta indagine del commissario Ponzetti. Roma, città del sacro e del quotidiano, con il disincanto che le è proprio torna subito alla vita di sempre, tra le sue strade senza riposo. In una di queste, su una berlina scura diretta al Vaticano, c’è Ottavio Ponzetti assieme al fidato ispettore Iannotta.
C’è una casa in cui molti vorrebbero aver vissuto, almeno per un po’, specialmente se per motivi anagrafici non possono ricordare gli anni ’70. E’ descritta da Clara Sereni nel suo ultimo romanzo Via Ripetta 155 (Giunti Editore) e a partire dal 1968 ha ospitato per circa un decennio l’autrice, allora poco più che ventenne. Attraverso i quattro piani di scale a chiocciola, la sua sala con il soffitto a cassettoni è stata il punto d’incontro di un numeroso gruppo di giovani che condividevano il sogno di un futuro come “un cantiereaperto” con “molte e grandi cose da fare”.
Nel suo ultimo romanzo Il comandante del fiume (Casa Editrice 66THAND2ND), Ubah Cristina Ali Farah racconta una storia che parte dal personale e dall’oggi, e si muove verso un domani che varca molti confini. Yabar ha diciotto anni, vive a Roma con la madre Zahra e si arrabbia quando gli chiedono da dove viene. A porsi la stessa domanda è però lui stesso, alla ricerca di un padre che lo ha abbandonato da piccolo. Figlio di genitori somali venuti in Italia per sfuggire alla guerra civile, Yabar ha anche una famiglia elettiva, composta da zia Rosa e dalla sorella Sissi.…
Una bambina con gli occhi azzurri ci fissa dalla copertina dell’ultimo libro di FrancescoCarofiglio, Voglio vivere una volta sola, edito da Piemme. Il suo sguardo è intenso, e un po’ misterioso, come il titolo, e come lei stessa, perché Violette, questo il suo nome, non è “mai nata davvero, mai messa al mondo, mai concepita. Ma fortemente voluta da tutti.” Violette è l’io narrante, o meglio sarebbe dire osservante, di questo romanzo che ha al centro la vita di una famiglia quasi perfetta. Un papà con un incarico all’ambasciata francese, una mamma traduttrice, due fratelli, Jean e Augustine, e un…
Esiste la storia che si legge sui libri, fatta di date e avvenimenti, che nei suoi capitoli racchiude le vicende di milioni di persone, lasciandole però senza volto e senza nome. Tra noi e loro si frappone il tempo trascorso, che sbiadisce i ricordi e stempera le emozioni. Quando però la voce di una di quelle persone si leva per raccontare la propria storia, e per questo diversa da ogni altra, nasce un libro come La farfalla impazzita, scritto da Giulia Spizzichino con Roberto Riccardi (Casa Editrice Giuntina).
In una soffocante mattina d’estate, al Seminario Pontificio di Roma, a due passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, un giovane seminarista viene trovato senza vita nel suo letto. Accanto al corpo, un paio di cesoie con le quali è stato reciso l’anulare della mano sinistra. Sulla scena del crimine accorrono gli uomini dell’Uocs, l’Unità Operativa per il Crimine Seriale, coordinata dall’Ispettore Sangermano.
Dopo aver diretto e sceneggiato L’estate sta finendo, intrigante noir uscito lo scorso luglio, Stefano Tummolini ne propone un sequel letterario con Un’estate fa (Fazi Editore). Nel film un gruppo di ragazzi trascorre un week end di fine estate in una splendida villa modernista sul litorale romano. L’atmosfera, in un primo momento dominata dalla bellezza delle spiagge e delle rocce, viene presto avvelenata dalle malignità e dalle gelosie che serpeggiano tra i protagonisti, fino a quando uno di loro, Guido, il “diverso” del gruppo, non scompare senza lasciare traccia.