Daniele Silvestri

Daniele Silvestri a Roma: si propone stile rock e fa scuola

Daniele Silvestri Il cantautore romano Daniele Silvestri in giro per l’Italia con il suo Live Tour 2013 arriva stasera a Roma, presso l’Ippodromo delle Capannelle per la Rassegna Rock in Roma 2013.
La tournée iniziata il 29 giugno a Brindisi terminerà a San Gimignano (Siena) in Piazza Duomo e ci farà scoprire un Daniele Silvestri in versione rock.
La sua band è formata dagli amici di sempre più il violinista degli Afterhours, Rodrigo D’Erasmo.
Daniele così ci presenta questa serata : “dopo aver frequentato per anni la musica sudamericana, avevo voglia di tornare alle origini”.

Il suo modello è l’americano Beck, icona del rock che secondo Silvestri unisce un’aggressività quasi rozza ad una forma elegante di scrivere i testi.
Come di solito non avviene il cantante si esibisce dal vivo prima di aver pubblicato e pubblicizzato il suo nuovo album. Un piacevole scioglilingua Stizziscitici sarà cantata in ogni tappa del tour e adattata via via ai comuni modi di dire dei luoghi di sosta. Una canzone in progress, ovvero come lui stesso spiega, un brano inciso e pubblicato in versioni diverse, perché la vita di una canzone non può essere imprigionata o circoscritta entro lo spazio di un disco, ma può andare oltre i confini dello spazio e del tempo. Nel concerto ci saranno le canzoni che conosciamo tutti e che abbiamo cantato, ma rivisitate e corrette da sembrare irriconoscibili, e quelle nuove che prima o poi ci conquisteranno.
Giovanissimo inizia a suonare pianoforte e chitarra e a farsi conoscere nel 1995 alla grande platea di Sanremo con L’uomo col megafono, vincendo il premio della critica per il miglior testo letterario. Altro importante riconoscimento la Targa Tenco con il singolo Le cose in comune. Cantautore interessante e versatile per i suoi brani leggeri, impegnati o autobiografici arricchiti da sonorità e arrangiamenti sempre diversi, come testimoniano i suoi album Il Dado, Monetine, Il Latitante, e S:c.o.t.c.h.il suo ultimo di inediti che ha visto la collaborazione artistica di nomi famosi da Niccolò Fabi, a Diego Mancino, Beppe Servillo e lo scrittore Andrea Camilleri.

Daniele Silvestri1Con la canzone Cohiba, omaggia la rivoluzione cubana e il suo mito Che Guevara.
Nel 1999 torna a Sanremo con Aria sulla vita carceraria, ricevendo il premio della critica “Mia Martini” e ancora nel 2002 con Salirò ottiene altro grande successo di pubblico e critica. Nel 2007, tutto ritmo e strumenti con La Paranza, divertente e ironico bozzetto sugli usi e costumi dell’italiano medio. Nel 2000 firma le musiche di Tango, spettacolo teatrale ispirato al dramma dei desaparecidos argentini.
Le sue musiche sono sentimento, impegno e vita. Bella la rielaborazione di Una giornata al mare di Paolo Conte, ove il cantante non intende superare o snaturare l’originale ma solo interpretarne tutta la sua bellezza.
Una parola merita il brano A bocca chiusa contenuta nell’EP Che nemmeno Mennea, a cui il cantante tiene molto, già nota da Sanremo 2013 e riproposta al concerto del Primo Maggio a San Giovanni, con la quale lega l’amore per la sua città agli ideali in cui crede.
Grande festa più che un concerto, una serata da ricordare, che l’artista vuole regalare alla sua città, piena di grandi ospiti ed una super band. Spettacolo ricco di successi storici e inediti, il rock è l’essenza principale della avventura di Silvestri che dimostra di mettersi in gioco in un percorso musicale imprevedibile ma entusiasmante che sa evocare ricordi e sensazioni e l’amore per la vita in tutte le sue forme.

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